Cervellati: ‘mio piano regolatore tradito da Orlando’

‘Traditi. Tradito sia il Piano Regolatore Generale che l’attuazione del Piano del Centro Storico’. A parlare in esclusiva al portale ‘ferrandellisindaco.it’ è Pierluigi Cervellati, ‘padre’ del Piano Particolareggiato del centro storico e del Piano Regolatore Generale di Palermo.

di redazione

‘Traditi. Tradito sia il Piano Regolatore Generale che l’attuazione del Piano del Centro Storico’. A parlare in esclusiva al portale ‘ferrandellisindaco.it’ è Pierluigi Cervellati, ‘padre’ del Piano Particolareggiato del centro storico e del Piano Regolatore Generale di Palermo.

Oggi, a quasi vent’anni di distanza (poteva pensarci prima n.d.r.), Cervellati giudica un ‘tradimento’ il modo in cui il suo progetto ha preso forma.

Le parole di Cervellati: ‘Traditi. Tradito sia il Piano Regolatore Generale che l’attuazione del Piano del Centro Storico. Il Piano Regolatore estendeva il principio del recupero monumentale e abitativo o meglio della ‘rigenerazione urbana’ – contenuto nel Piano del Centro Storico- a tutta la città esistente.  Mentre si elaborava il Piano Regolatore si iniziava a realizzare il Piano del Centro Storico.

 

Invece di puntare sulla residenza -per ritornare ad abitare in centro (e c’erano aree e finanziamenti pubblici sufficienti per farlo)- si preferì puntare soprattutto sul restauro di alcuni monumenti. Restauri anche importanti, ma se non si ripristinano alloggi pubblici, per consentire ai giovani e alle famiglie meno abbienti di ritornare ad abitare nella città storica, con il restauro di qualche monumento si finisce per favorire la speculazione edilizia.Lo stesso è avvenuto con il Piano Regolatore. Era il primo (e unico) piano regolatore che NON prevedeva nuove espansioni; impediva altro consumo di quel singolare territorio/paesaggio, quello non costruito, che circonda ancora Palermo. Un piano teso a trasformare la periferia in ‘città di città’. Città, ognuna con un proprio centro e specifica peculiarità per organizzare – con la città storica riabitata – un nuovo sistema urbano incorniciato da uno scenario unico al mondo. 

Le 226 varianti hanno stravolto tutto, calpestato il lavoro di un Ufficio Tecnico qualificato e hanno tradito Palermo come ‘bene comune’. Patrimonio di tutti.Ho avuto la fortuna (e l’onore) di poter lavorare per Palermo fin tanto che l’Amministrazione comunale ha invertito la rotta, si è dimostrata incapace di sostenere e realizzare ciò che aveva condiviso all’inizio.  Non ha più saputo (o voluto) contrapporsi a quel degrado imposto dalla mafia con il piano regolatore degli anni ’60 e che sta ancora distruggendo Palermo. A me sembra che Fabrizio Ferrandelli sia il solo candidato che possa riscattare questa città riprendendo quel disegno urbano e urbanistico che hanno Orlando e alcuni suoi fedeli amministratori hanno rinnegato’. Il prof. arch. Pierluigi Cervellati insegna Recupero e qualificazione urbana e territoriale nella Facoltà di Architettura dell’Università di Venezia. Dal 1964 al 1980 è stato assessore della casa e dell’assetto urbano del Comune di Bologna dal 1964 al1980. In tale veste è stato il principale promotore del progetto di recupero del centro storico bolognese.

Nel 1993 viene incaricato dall’allora sindaco Orlando per la revisione del Piano Particolareggiato del centro storico e del Piano Regolatore Generale che viene ultimato e presentato nel 1997, con firme celebri come quella di Willi Husler. Il progetto ha subito però imponenti modifiche rispetto a quello iniziale. Sono state infatti effettuate ben 226 variazioni, tanto che gli stessi progettisti non riconoscono più l’opera come propria.