Cerimonia funebre per Aldo, il senza tetto amato dai palermitani
Cerimonia funebre per Aldo. Un centinaio di persone, forse qualcuno di più, presenti stamattina presso l’ex chiesa dei Crociferi di via Torremuzza per dire addio a Aid Abdellah, che tutti a Palermo chiamavano Aldo, il senza tetto ucciso da un ragazzino rom la notte tra domenica e lunedì scorsi sotto i portici di piazzale Ungheria dove viveva insieme all’inseparabile gatto Helios.
Cerimonia funebre per Aldo: lacrime e rabbia per una morte ingiusta e incomprensibile
Una cerimonia commovente avvolta da un silenzio surreale di dolore e rabbia. Le esequie di Aldo si sono tenute nell’ex chiesa di San Mattia dei Crociferi, su volontà del Comune e dei commercianti di piazzale Ungheria.
C’erano i suoi amici, i commercianti e i residenti della zona dove viveva Aldo e chi con lui divideva la strada.
Lacrime e commozione per un uomo che a detta di chi lo conosceva donava un sorriso a chiunque incontrasse, una cerimonia interreligiosa tra canti, musica e parole di speranza e di conforto per chi lo amava.
Presenti, oltre il Sindaco Leoluca Orlando, anche i volontari degli Angeli della Notte che lo assistevano nelle notti più fredde, la comunità islamica, la Consulta delle Culture, padre Martinian della comunità ortodossa e padre Sergio Natoli.
“Sono grato alla città – ha detto il sindaco nel corso del suo intervento – che di fronte a questa tragedia ha reagito con il cuore, la solidarietà e con la delicatezza che una persona come Aldo avrebbe voluto.”
Aldo era un artista girovago di nazionalità francese, conosceva tre lingue e girava il mondo vivendo per strada, per scelta, ma amava e sapeva farsi amare.
Ha trovato la morte per mano di un sedicenne di nazionalità romena per 25 euro, un ragazzino che non si è forse nemmeno reso conto della gravità del suo gesto, una storia di povertà e degrado.
Dopo la piccola cerimonia di saluto la bara, sempre portata a spalla dagli amici di Aldo, è stata condotta lungo tutto il porticato di piazzale Ungheria che sarà dedicato alla sua memoria.
Addio Aldo, grazie per averci fatto rispolverare un po’ della nostra umanità!