Cisl. Oggi serpentone tra presidenza della Regione e Ars
Palermo – Settantaquattro pullman arriveranno a Palermo, questa mattina, dalle nove province siciliane, per la manifestazione-appello che la Cisl organizza “affinché politica, istituzioni, forze sociali mettano al centro assieme, in Sicilia, i temi della crisi e di una rottura storica con la politica fatta di risse, poltrone, sprechi, gestione clientelare e affarista della spesa”. Ma c’è chi si muoverà in treno, ad esempio da Messina, partendo all’alba. E c’è pure chi arriverà in gruppo, con mezzo proprio. L’appuntamento per tutti è in piazza Indipendenza, davanti a Palazzo d’Orleans, tra le 9,30 e le 10,30. Tra le 10,30 e le 11,30 si snoderà la catena umana che vedrà le sei-settemila persone attese “stringere simbolicamente dentro il grande serpentone sociale, i palazzi del potere”: presidenza della Regione e Ars. Alle 11,30, sciolta la catena, Maurizio Bernava, segretario della Cisl Sicilia, terrà il comizio di chiusura. Tra gli altri, sarà presente il segretario della Cisl lombarda, Gigi Petteni, che porterà alla Sicilia e al Sud la “solidarietà dei lavoratori del Nord che, come quelli siciliani, chiedono strategie di risanamento, per la crescita e contro le povertà”.
La manifestazione concluderà il percorso di centinaia di assemblee nei luoghi di lavoro e nelle sedi sindacali, avviato in occasione della manifestazione nazionale del 15 per la modifica della legge di Stabilità. In quell’occasione la Cisl ritenne “necessario legare alle rivendicazioni nazionali la forte richiesta al governo regionale e agli enti locali di scelte di razionalizzazione della spesa e lotta agli sprechi, per attenuare la tassazione che, con le addizionali, in Sicilia ha toccato livelli-record”.
Da qui la manifestazione per la quale, in casa Cisl, continuano a fioccare le adesioni di forze economiche e sociali regionali. A fare proprie le ragioni e gli obiettivi della mobilitazione, oggi anche Confcooperative che s’è associata al sindacato guidato da Bernava nella richiesta a governo e Ars di “scelte di discontinuità epocali o si rischia – scrive la confederazione – la coesione sociale”. Ieri era stata la volta di Confindustria e Confartigianato che avevano fatto sapere di condividere le motivazioni della mobilitazione, di richiesta alla politica di “uno spirito costruttivo e responsabile” per rimettere al centro i temi della crisi e dello sviluppo produttivo, che “accomunano lavoratori e imprese”. Stamani apprezzamenti e adesioni sono arrivate, oltre che dal mondo imprenditoriale, da quello del volontariato e della disabilità. Hanno dato sostegno alla Cisl siciliana, Acli, Cna, Confapi regionali. Poi il Coordinamento H fra le associazioni dei portatori di handicap; la onlus Jus Vitae che fa capo a padre Antonio Garau. Il Circolo Acli intitolato a padre Puglisi. Ancora, le associazioni Gruppo Sali, Conferenza Volontariato Giustizia della Sicilia, Zagara, Ideando, Auxilium e Apriti Cuore.
“Per decenni milioni di euro sono stati risucchiati da sprechi, clientele, rendite, inefficienza, disorganizzazione”, sostiene la Cisl. Ora serve “un’inversione di rotta recuperando e dirottando risorse in favore del riequilibrio, della crescita, delle tutele sociali”. Per questo è fondamentale il concorso di tutti: della politica, delle istituzioni. E delle forze sociali che, anch’esse, devono dare segnali di discontinuità e impegno innovativo e non rituale”. Da segnalare, ancora, che sull’hashtag #cislper sarà possibile, domattina, seguire in tempo reale sui social media, news e immagini della mobilitazione.