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Cattedre di sostegno insufficienti per l’avvio dell’anno scolastico a Palermo

Palermo – Nella giornata di oggi una delegazione di docenti precari di sostegno, accompagnati da rappresentanti dell’USB scuola e Cobas scuola, hanno incontrato il dott. Siniscalchi(Coordinatore e responsabile delle unità organizzative) e la dott.ssa Quattrocchi(Ufficio H) per avere chiarimenti in relazione all’insufficiente dotazione organica di sostegno assegnata alle scuole secondarie di II° grado di Palermo e provincia.

A fronte di un aumento consistente degli alunni diversamente abili e delle sentenze giudiziarie, con cui i genitori degli alunni diversamente abili hanno ottenuto il riconoscimento delle 18 ore di sostegno, l’USP Palermo ha attribuito la stessa dotazione organica relativa all’a.s. 2012/2013, applicando a tutti i casi lievi(art.3. comma 1 legge 104) un rapporto 1:4(docente/alunni) e a tutti i casi gravi (art.3 com.3 legge 104) un rapporto 1:2, attuando un approccio meramente “ragionieristico”, non considerando le sentenze del Tar e non operando alcuna analisi dei casi di gravità presenti nelle scuole.

In risposta al solito gioco dello scarico di responsabilità, con cui i responsabili dell’USP si sono trincerati dietro le indicazioni giunte dal Miur e dell’USR Sicilia, tutti i presenti hanno fatto rilevare la situazione di ingestibilità delle scuole, costrette in quest’anno scolastico a FAR FRONTE A un maggior numero di alunni con lo stesso numero di insegnanti dell’anno precedente. Come USB abbiamo evidenziato i nostri dubbi sulle modalità di ripartizione delle cattedre alle singole scuole e sui criteri applicati per l’assegnazione delle ore di sostegno, riservandoci la possibilità di verificare direttamente tali procedure con un accesso agli atti.

Riteniamo che il provveditore di Palermo debba immediatamente chiedere un aumento dell’organico di sostegno per affrontare la situazione di criticità in cui si troveranno ad operare le scuole di Palermo, con conseguenze drammatiche per alunni e famiglie, costretti a rivolgersi ancora una volta ai tribunali per vedere i loro diritti riconosciuti. Ci auguriamo che il provveditore di Palermo, passato l’impegno elettoralistico per le elezioni regionali, torni ad occuparsi con più attenzione della drammatica situazione del sostegno a Palermo, utilizzando tutte gli strumenti in suo possesso per ottenere dal Miur una dotazione di organico in grado di affrontare in modo civile ed umano il prossimo anno scolastico.

Chiediamo a genitori e docenti una forte mobilitazione per fermare questa ingiustizia che evidenzia quanto ancora lunga sia la strada di un’integrazione vera e rispettosa dei bisogni degli alunni disabili e delle loro famiglie.

Redazione

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