Cateno De Luca, neo parlamentare eletto nella lista a sostegno di Nello Musumeci, è stato assolto dal tribunale di Messina dall’accusa di abuso d’ufficio, tentativo di concussione, e falso in atto pubblico, perchè “il fatto non sussiste”.
Il verdetto è stato emesso lo scorso venerdì e riguarda un’inchiesta partita nel 2010. L’esito cancella la richiesta di 5 anni di carcere avanzata dal pubblico ministero per il cosiddetto “sacco edilizio di Fiumedinisi”, per cui De Luca era stato arrestato nel 2011.
“La sentenza di oggi mette fine ad un’odissea giudiziaria che aveva come unico obiettivo quello di mettere fuori gioco dalla politica un uomo di talento e di grande spessore umano come l’on. Cateno De Luca”, dichiara il collegio di difesa del neo deputato regionale di Udc-Sicilia Vera composto dagli avvocati Carlo Taormina e da Tommaso Micalizzi, dopo la sentenza del tribunale di Messina che ha assolto De Luca nel processo nato su una presunta speculazione edilizia a Fiumedinisi, piccolo paese in provincia di Messina.
Sono quindici i processi nei quali De Luca ha ottenuto un’assoluzione o un’archiviazione. “E’ormai chiaro a tutti – dicono i suoi legali – che si è trattata di una persecuzione per fermare un personaggio scomodo, non controllabile, e che non scende a compromessi. Non sarà più permesso a nessuno di creare ad hoc altre infamie contro un amministratore capace, onesto e sempre al servizio della comunità”.
Il neo deputato del’Udc che si trova ai domiciliari, ha autorizzato i suoi legali a diffondere queste sue dichiarazioni: “I giustizialisti a tempo, gli ipocriti a comando, gli avvoltoi sempre vicini alla stanza dei bottoni e i leoni da tastiera saranno rimasti delusi anche da questa sentenza, la quindicesima a mio favore”
“Io ho sempre agito per il bene comune, – prosegue De Luca – non ho mai pensato di sopraffare nessuno, e volevo solo realizzare delle opere pubbliche utili per il mio territorio. Penso che i giudici abbiano compreso le mie vere intenzioni, ed io ho sempre avuto fiducia nella magistratura. Ritengo che questo processo, insieme agli altri nei quali sono stato assolto, siano un esempio per tutti i perseguitati dell’ingiustizia. Bisogna sempre credere che la verità trionferà e sono certo che presto tornerò libero e dimostrerò la mia innocenza”.
“Durante questa azione mediatico giudiziaria – conclude il neo deputato all’Ars – ho sentito delle incredibili dichiarazioni false e molto lesive della mia onorabilità e ho dato già mandato ai miei legali di agire di conseguenza querelando chi le ha proferite. Tornerò in parlamento portando sempre avanti le mie battaglie contro gli sprechi, contro la corruzione e contro chi ha ridotto la Sicilia in un letamaio”.
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