Catania, Welfare: una rete di volontari per i progetti innovativi
Un nuovo ‘Welfare di comunità’ da
realizzare attraverso la costituzione ‘di una rete del volontariato, asse
portante per la costituzione di tutti i progetti innovativi dell’Amministrazione
in campo…
Un nuovo ‘Welfare di comunità’ da
realizzare attraverso la costituzione ‘di una rete del volontariato, asse
portante per la costituzione di tutti i progetti innovativi dell’Amministrazione
in campo sociale’.
Questa, nell’idea dell’assessore
al Welfare del Comune di Catania Fiorentino Trojano, la funzione delle
associazioni di volontariato, riunitesi nella sede della Misericordia di Librino
per un incontro organizzato dal Csve (centro di servizio per il volontariato
etneo) ‘sulle esigenze del volontariato ‘ ha spiegato apertura il
consigliere del Csve e presidente del VolSi, Santo Carnazzo – e soprattutto per
parlare dell’avvio di una progettazione comune’.
Le associazioni, oltre trenta,
sono state invitate a entrare a far parte di questa rete aderendo, entro il 15
dicembre, al bando dell’Amministrazione comunale di Catania.
‘La rete ‘ ha
spiegato Trojano ‘ nasce per costruire un rapporto
stabile, organizzato e continuativo con il volontariato, che rappresenta una
enorme ricchezza per le istituzioni che devono confrontarsi con il disagio
sociale in un periodo in cui la crisi porta consistenti tagli alle risorse del
welfare’.
«Dopo questo primo positivo
incontro, ‘ ha concluso Carnazzo ‘ occorre adesso trovare le soluzioni, dalla
carenza di spazi per le sedi delle associazioni alle risorse da recuperare
partecipando ai vari bandi». Un’analoga richiesta è venuta dal
vicepresidente del Csve, Salvo Raffa.
Nel corso dell’incontro è stato
sottolineato, da parte dell’assessore Rosario D’Agata, anche il valore simbolico
di aver scelto Librino come sede del confronto, che ha visto la partecIpazione
anche del presidente della VI Municipalità Lorenzo Leone, del parroco della
parrocchia Resurrezione del Signore don Salvatore Cubito, di Carmelo
Scravaglieri, consigliere di Csve e CsvNet, e di Claudio Saita, sociologo del
Comune di Catania.