Il nuovo Centro territoriale sperimentale di Monte Po è stato inaugurato nella sede della Quinta Circoscrizione dal sindaco Enzo Bianco e dall’assessore al Welfare Fiorentino Trojano nel corso di una cerimonia alla quale erano presenti anche la consigliere comunale Elisabetta Vanin, il presidente del Consiglio di Quartiere Orazio Serrano, con la vicepresidente Maria Grazia Felicioli e i consiglieri Salvatore Anastasi, Agatino Giusti e Antonino Mascali, l’esperto del Sindaco per le questioni istituzionali Francesco Marano e il responsabile del Centro, Vilfrido Urso. ‘Il futuro di Catania ‘ ha detto Bianco – si gioca sulla sua capacità di ripresa economica, di rilancio culturale ma anche sull’attenzione che sapremo mettere nei tanti luoghi della città dove ci sono persone che soffrono, famiglie in condizioni di disagio. Abbiamo scelto Monte Po per far partire il progetto sperimentale di Centro territoriale in cui ci sarà soprattutto capacità di ascolto, vera e piena, assistenti sociali a disposizione di chi ha problemi, per riuscire a trovare delle soluzioni. Se, come noi speriamo, questo Centro territoriale pilota funzionerà, estenderemo l’esperimento anche ad altre zone della città’. ‘L’elemento fondamentale ‘ ha aggiunto Trojano – che cambierà completamente la qualità del servizio sarà un nuovo rapporto tra assistente sociale e cittadino. Ci sarà finalmente la possibilità di sedersi l’uno di fronte all’altro per discutere in un ambiente protetto e non, come avveniva prima, praticamente in pubblico con una totale assenza di privacy. L’attività sarà suddivisa tra quella dello sportello che individuerà le diverse esigenze dei cittadini e li indirizzerà, e i colloqui specifici su appuntamento, a seconda del bisogno’. Il Centro di Monte Po avrà dodici operatori, sei assistenti sociali e sei amministrativi. Due sportelli saranno aperti per tre giorni alla settimana – fornendo informazioni al pubblico anche riguardo ai supporti sociali messi a disposizione del Comune -mentre negli altri tre giorni si lavorerà su appuntamento. ‘Parallelamente – ha aggiunto il Sindaco – lanceremo un progetto per combattere la drammatica dispersione scolastica: un ragazzo che lascia gli studi ha un rischio di devianza molto più alto degli altri. Inoltre questi Centri saranno a disposizione dei cittadini, delle ‘Case Catania’ per dare spazio alla socialità e alla creatività degli abitanti del quartiere: mostre, incontri, dibattiti, iniziative. Saranno piccole ‘piazze’ che consentiranno di recuperare il senso di appartenenza a una comunità’.
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