Mercoledì apre a palazzo Platamone lo sportello dell’area Smart Cities, ufficio di coordinamento delle attività del Comune, dei privati e degli enti di ricerca per definire la fase esecutiva dei progetti approvati e finanziati per circa 60 milioni di euro, proposti lo scorso anno dall’Amministrazione guidata dal sindaco Stancanelli per promuovere importanti servizi per i cittadini fondati sulla ricerca e l’innovazione tecnologica. L’avvio dell’area Smart Cities nello storico palazzo di via Vittorio Emanuele 121 serve anche come punto di ascolto per recepire proposte dai cittadini, singoli e associati, per uno start up comune su iniziative imprenditoriali collaterali ma anche per mettere in contatto tecnici e operatori per le nuove proposte che l’Amministrazione Comunale si avvia a proporre per attrarre nuovi investimenti e opportunità di lavoro. A condurre le attività dello sportello è una task force interna al Comune voluta dal sindaco Stancanelli e coordinata dagli ingegneri Sanfilippo e Guglielmo e dal funzionario comunale Davide Crimi che, senza costi aggiuntivi, supporti le compagini private e istituzionali con la finalità di orientare gli obiettivi strategici con i reali bisogni dei cittadini per la Catania che verrà nei prossimi cinque anni: “L’apertura di quest’ufficio’ha detto il sindaco Stancanelli- è frutto del concreto raccordo con gli altri Enti partner e delle riunioni tecniche effettuate nei mesi e nelle settimane scorsi per definire le modalità operative previste dal programma per cui abbiamo ottenuto i finanziamenti. Con questi progetti stiamo scrivendo una pagina importantissima per la Città di Catania che apre nuovi e concreti scenari di innovazione diffusa con reali possibilità di occupazione per giovani ricercatori e tecnici qualificati -ha aggiunto il sindaco Stancanelli commentando l’apertura dello sportello per l’attuazione del programma che finanzia lo sviluppo di un sistema Smart Cities a Catania-. Questa è la strada che abbiamo intrapreso fin dall’inizio del mandato, innovazione e sviluppo, dopo decenni di chiacchiere inutili che hanno fatto solo perdere venti anni di tempo alla nostra Città. La nostra azione, come dimostra anche la realizzazione dei nostri progetti di SmartCities, è stata segnata da concretezza per l’oggi con un occhio rivolto al domani di cui ci facciamo garanti, per promuovere strumenti e servizi ai cittadini finalmente al passo coi tempi”.
In concreto i servizi che sono già stati finanziati dal Miur, sulla scorta di un avviso pubblico formalizzato da una delibera della giunta Stancanelli del 27 aprile 2012, riguardano nuove modalità di erogazione dei servizi della Pubblica Amministrazione al cittadino su piattaforma informatica (mobilità verde, partenariato metropolitano, utilizzo di una convenzione già operativa tra AMT, Università e FCE); la gestione del patrimonio culturale, anche in relazione al “Distretto del Barocco” con modernissimi sistemi informatici per valorizzare in chiave turistica i nostri tesori artistici; la razionalizzazione energetica (reti elettrica, idrica, gas) per ottimizzare i costi e migliorare i servizi in termini di qualità. Tre i progetti selezionatidall’Amministrazione Comunale che hanno catalizzato l’attenzione dei privati, che ne sono i soggetti attuatori. Il piano, tra i primi in Italia per la quantità e la qualità di progetti finanziati, si è proposto come promotore in modalità di partenariato pubblico-privato considerato che per la fase attuativa è necessaria una componente industriale delle piccole e medie imprese, l’Università, un Ente di Ricerca accreditato. L’istruttoria volta a selezionare le migliori proposte pervenute e portata avanti nei mesi scorsi dall’Ufficio Politiche Comunitarie del Comune di Catania, ha selezionato tre proposte, già approvate dal MIUR e finanziate.”I tre progetti ‘ha detto il sindaco Stancanelli- muovono circa 60 milioni di euro di risorse statali a sostegno del distretto tecnologico catanese. Ai contributi pubblici -ha aggiunto Stancanelli- si aggiungeranno investimenti privati, dando attività e lavoro di alta professionalità a regime, con tutti e tre i progetti in fase di attuazione, a 300 ricercatori e tecnici nelle aziende che attuano i programmi. Per raggiungere questo obiettivo ‘ha proseguito Stancanelli- abbiamo giocato un ruolo attivo nella progettazione dei servizi, nel coordinamento dei progetti e nell’applicazione dei risultati attraverso l’erogazione di nuovi servizi che sono la cifra del cambiamento di uno sviluppo fondato su innovazione e occupazione”.
Scheda dei tre progetti SMARTCITIES proposti dal Comune di Catania selezionati e finanziati dal MIUR per l’ambito territoriale di Catania: “SMARTCITIES”: Il Comune di Catania promotore di ricerca e innovazione Progetto A – titolo: “Smart Urban e-Government Platform” importo finanziato: 17 mln euro raggruppamento: Advanced Technology Solutions Srl – Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) – Sicilia Sistemi Tecnologie Srl – Sielte Spa, Università degli Studi di Catania Progetto B – titolo: “DiCeT – il Miglio Rosso – LivingLab di Cultura e Tecnologia Tecnologie e metodi innovativi per la fruizione di contenuti culturali e la promozione dei territori collegati per uno sviluppo – importo finanziato: 21,4 mln euro ambito tematico Smart culture e Turismo; raggruppamento: Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) Engineering Ingegneria Informatica S. Expert System S.p.A. Open 1 S.r.l. Università Degli Studi Del Salento”Smart culture e Turismo” Progetto C – titolo: SINERGRID- Smart Intelligent Energy Community Grid – importo finanziato: 21,7 mln euro ambito tematico: Renewable energy e smart grid. raggruppamento: COGIPower Srl COMPUNET SRL ENEA – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, SELEX ELSAG SPA Università degli Studi di Catania ‘ ‘ ‘
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