Catania, Un messaggio di speranza e coraggio di Castiglione a Keita Abdoullaye e Laura Salafia

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Adesso riesce a muovere le mani e a mangiare in maniera autonoma utilizzando una particolare impugnatura di cucchiaio, ma per Keita Abdoullaye non sono stat…

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di redazione

La Provincia di Catania rende noto che Foto allegate:

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Adesso riesce a muovere le mani e a mangiare in maniera autonoma utilizzando una particolare impugnatura di cucchiaio, ma per Keita Abdoullaye non sono stati mesi facili. A seguito della degenerazione di un banale litigio al Centro Accoglienza Richiedenti Asilo di Mineo, è rimasto tramortito a terra riportando una lesione al midollo. È per questo che Giuseppe Castiglione, presidente della Provincia di Catania e soggetto attuatore del CARA, è andato a fargli visita per testimoniare la propria solidarietà e per consegnargli un computer con collegamento internet, attraverso il quale Keita potrà sentirsi più vicino a casa e ai suoi amici. Il ragazzo che oggi ha sorriso e ringraziato tutti  per l’affetto, è originario del Mali e giocava come calciatore in Libia fino a quando la situazione politica non è precipitata. Fuggito a Lampedusa, viene trasferito al Centro accoglienza richiedenti asilo di Mineo. Rimasto tetraplegico, a causa della rissa, è ricoverato da circa sei mesi all’Unità Spinale dell’ospedale Cannizzaro, dove segue la terapia di cura e riabilitazione finalizzata al maggiore recupero possibile delle funzionalità compromesse.La sua storia, particolarmente toccante, viene raccontata in una bellissima lettera al quotidiano La Sicilia da Laura Salafia (la studentessa colpita accidentalmente durante una sparatoria in piazza Dante), che oggi condivide con lui lo stesso reparto. Questa mattina entrambi, uno accanto all’altro, hanno partecipato all’incontro con il presidente Giuseppe Castiglione, il direttore del centro Cara Iani Maccarrone e gli amici di Keita, che hanno voluto regalare a Laura dei piccoli oggetti artigianali realizzati con le loro mani proprio all’interno della struttura di Mineo. Erano presenti anche il direttore generale dell’ospedale Cannizzaro Francesco Poli e la dottoressa Maria Pia Onesta. «Siamo qua ‘ ha dichiarato il presidente Giuseppe Castiglione ‘ nel segno dell’amicizia e del rispetto di tutte le persone che vivono situazioni talvolta drammatiche ma che hanno trovato nel Centro di Mineo un’accoglienza dignitosa. Per questo ringrazio tutti coloro che vi lavorano, dal direttore Iani Maccarrone a tutti gli operatori e i volontari, per l’alta qualità dei servizi offerti, ma soprattutto per il calore e la disponibilità umana che tutti gli ospiti riscontrano. Questa, in provincia di Catania ‘ ha precisato Castiglione ‘ è la struttura più grande d’Europa, con circa 1800 ospiti, un vero paese. L’esperienza maturata nella gestione del Centro ci ha ulteriormente resi competenti sulle pratiche di integrazione multirazziali. Auspico che il sistema sanitario siciliano si adegui ai nuovi bisogni prevedendo prestazioni e servizi che diventino ‘modello pilota’». Il direttore Francesco Poli ha messo a disposizione dei gravi incidentati del CARA il servizio di elisoccorso del Cannizzaro, per consentire un tempestivo ricovero dei pazienti nella struttura d’eccellenza che vanta, tra gli altri, un serio reparto di riabilitazione.