Catania, Ufficio Stampa 15.11.2011
Lo spettacolo è costruito seguendo una logica di comunicazione ‘peer to peer’ (persona a persona) e ha il suo fulcro nei testimonial: ragazzi della Comunità di San Patrignano che, al termine del programma di recupero, si aprono, raccontandosi al pubblico. L’obiettivo è quello di riuscire a scalfire …
Lo spettacolo è costruito seguendo una logica di comunicazione ‘peer to peer’ (persona a persona) e ha il suo fulcro nei testimonial: ragazzi della Comunità di San Patrignano che, al termine del programma di recupero, si aprono, raccontandosi al pubblico. L’obiettivo è quello di riuscire a scalfire nei giovani quel senso di onnipotenza che spesso rende tutto lecito, offrendo strumenti di consapevolezza dei pericoli connessi all’uso di droghe e all’abuso di alcol. Un’occasione per riflettere sul concetto di libertà che niente ha a che fare con la via di fuga offerta dalle sostanze e dalla dipendenza che creano.
(Comune Catania)