di redazione
Dal 31 dicembre 2012, Equitalia Spa ed, in Sicilia, Riscossione Sicilia Spa (ex Serit Sicilia S.p.a.) cesseranno di effettuare le attività di riscossione coattiva delle entrate, tributarie o patrimoniali, dei Comuni. A partire dal 1° gennaio 2013, pertanto, i Comuni dovranno riorganizzarsi per effettuare, con le alternative previste dalla normativa, la riscossione coattiva delle proprie entrate anche tributarie prevista dal Dl 70/2011, più volte modificato e, da ultimo, dalla legge 44/2012 . Alla luce di ciò sono in corso iniziative sul fronte della riscossione delle entrate locali, e mentre la stragrande maggioranza dei Comuni è ancora in attesa di effettuare una scelta tra la gestione diretta del servizio e l’affidamento mediante gara ad un partner tecnico operativo, come anche riportato dalla stampa specializzata (Sole24Ore di Lunedì 17 Settembre ‘Sui tributi locali rischio da 11 Miliardi’) l’Amministrazione Stancanelli, autorizzata dal Consiglio Comunale con deliberazione del 29 Novembre 2011, ha provveduto, tra le prime in Italia, all’espletamento della procedura di gara per l’affidamento in concessione del servizio di riscossione delle entrate tributarie, extratributarie e dei servizi a supporto della riscossione, che ha visto aggiudicataria la R.T.I. Engineering Tributi S.p.a, in qualità di Agente della Riscossione, subentrando alla Società Riscossione Sicilia S.p.a. (ex Serit S.p.a). ‘Quella che si è appena chiusa è una gara innovativa sotto diversi profili -spiega il vicesindaco e assessore al bilancio Roberto Bonaccorsi – perché prevede forti meccanismi premiali per il soggetto gestore, ancorando il compenso alla effettiva riscossione dei tributi con un meccanismo di ‘soglie di incasso’ superate le quali la percentuale di ‘aggio’ riconosciuta al gestore si incrementa. Un meccanismo che pone il soggetto gestore in una posizione di reale partnership con l’Amministrazione comunale’. Tra gli obbighi per il gestore anche una puntuale e trasparente rendicontazione, il versamento immediato sulle casse comunali delle somme riscosse, al fine di evitare i meccanismi di ‘riversamento’ che, da un lato avevano complicato la gestione amministrativa dei vecchi affidamenti, dall’altro avevano costituito una forte tentazione, per i soggetti gestori che di fatto si trovavano a detenere denaro pubblico. ‘L’appalto ‘spiega il ragioniere generale Giorgio Santonocito- è strutturato su meccanismi di serrato contrasto all’evasione tributaria che attraverso strumenti e banche dati realmente aggiornate consentirà di ridurre le purtroppo persistenti sacche di evasione che, con particolare riferimento alla Tarsu, rendono, ancora sperequato il sistema impositivo locale: è questo l’ultimo anello del percorso di lotta all’evasione portato avanti dall’Amministrazione Stancanelli che ha, fin qui, permesso all’ente di accertare oltre 124 milioni di tasse evase (oltre la metà già incassate) rendendo infine più equa la tassazione comunale’.
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