Catania, Sportello Immigrati, consuntivo dell’incontro a Palazzo Minoriti

Provincia Catania

La Provincia di Catania rende noto che si e’ svolto a Palazzo Minoriti, presso lo Sportello Immigrati della Provincia di Catania, un incontro organizzato in col

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di redazione

La Provincia di Catania rende noto che si è svolto a Palazzo Minoriti, presso lo Sportello Immigrati della Provincia di Catania,  un incontro organizzato in collaborazione con l’INAIL e l’Associazione ASIFI, per la prevenzione degli incidenti che si possono verificare in ambito domestico. L’incontro, rivolto ai giovani e meno giovani, era rivolto a  tutti coloro che svolgono principalmente attività di cura della propria casa, e quindi, inevitabilmente,soprattutto le donne (italiane e straniere).Hanno partecipato il dott. Toscano della Camera di Commercio, la dott.ssa Scuderi della Casa dei Popoli di Catania, molte donne straniere. Dopo i saluti istituzionali del Dirigente dott. Ettore De Salvo, collaborato dai funzionari Renata Cardì e Angela Pascarella, ha introdotto i lavori il Dirigente dell’INAIL di Catania dott.ssa Claudia Villari che ha relazionato sui compiti e le attività che l’Istituto svolge sul territorio e dell’importanza di informare tutti coloro che vivono in Italia sui diversi compiti svolti dagli Istituti previdenziali in Italia: gli stranieri, in particolare ma non solo, possono avere più difficoltà anche a riconoscere gli ausili che oramai sono in ogni luogo e che riguardano la sicurezza dei luoghi. La dott.ssa Rosa Scialabba, responsabile del processo di Prevenzione e Sicurezza, si è soffermata sull’importanza della legge 493/99 che ha riconosciuto per la prima volta il valore sociale ed economico del lavoro svolto in ambito domestico. L’assicurazione è diventata obbligatoria ed è rivolta: a soggetti di età compresa tra i 18 e 65 che svolgono lavori di cura presso la propria abitazione e non sono legati a vincoli di subordinazione; il premio assicurativo è di euro 12,91 annuo e da il diritto al risarcimento in caso di accertata invalidità permanente minimo del 27%. La relazione è stata seguita da ampio dibattito.