Catania, Smart Cities, una piattaforma multimediale al servizio dello sviluppo turistico

Presentato nel Palazzo degli elefanti il progetto Pon Smart Cities alla presenza dell’assessore regionale ai Beni Culturali Mariarita Sgarlata e del sindaco Enzo Bianco. Università, Cnr, Enti di Ricer…

Presentato nel Palazzo degli elefanti il progetto Pon Smart Cities alla presenza dell’assessore regionale ai Beni Culturali Mariarita Sgarlata e del sindaco Enzo Bianco. Università, Cnr, Enti di Ricerca, Enti locali e Istituzioni culturali, insieme, per uno sviluppo sostenibile del territorio.

Una piattaforma ricca di contenuti multimediali al servizio dello sviluppo turistico. Questo Catania otterrà dal progetto europeo Smart Cities nato dal Pon 2007-2013 e che prevede la valorizzazione dei Beni culturali, archeologici, naturalistici delle città attraverso tecnologie all’avanguardia come le piattaforme multimediali che consentono livelli di lettura diversificati, capaci di mostrare perfino la città invisibile cioè quella del sottosuolo, e in grado di raggiungere un pubblico vastissimo.Il progetto ‘ che è finanziato con 20 milioni di euro, si concluderà nel 2015 e prevede anche 20 borse di studio per giovani ricercatori – prevede inoltre la realizzazione di un museo multimediale in cui il visitatore potrà cogliere in poco tempo il meglio del patrimonio dei Beni culturali di Catania. Tutto questo prezioso lavoro di conoscenza e sperimentazione verrà poi dato in gestione al Comune perché sia un valore aggiunto di opportunità e sviluppo turistico e di marketing territoriale per l’ intera collettività.Il progetto è stato presentato oggi a Catania al Sindaco Enzo Bianco, all’Assessore regionale ai Beni culturali Mariarita Sgarlata e all’Assessore comunale ai Saperi e alla Bellezza condivisa Orazio Licandro.’Catania ‘ ha detto il Sindaco – crede molto in questo progetto che mette in rete soggetti diversi quali l’Università, Cnr, Enti di Ricerca, Enti locali e Istituzioni museali, nella logica della collaborazione tra pubblico e privato, usufruendo di fondi comunitari. Catania ha tutte le carte in regola per poter spaziare da un turismo di tipo culturale a uno congressuale ma anche naturalistico per la sua vicinanza con l’Etna che, non lo dimentichiamo, è stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità’ ‘L’idea è quella ‘ ha detto l’assessore regionale Sgarlata – di arrivare a ottenere uno sviluppo sostenibile del territorio spostando l’asse della cultura su una seria programmazione europea agganciando risorse e incrementando i legami di collaborazione tra gli enti come si sta facendo con questo progetto’.Il progetto Smart Cities, i cui fondi sono gestiti dal Miur, vede come capofila la Engineering Ingegneria Informatica che agisce in collaborazione con l’Università del Salento e il Cnr Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali di Catania, la cui competenza abbraccia buona parte del Meridione d’Italia. Al progetto hanno aderito oltre al Comune di Catania, quelli di Lecce e Centuripe (En), il Parco Archeologico della Valle dei Templi di Agrigento, il Museo archeologico regionale Paolo Orsi di Siracusa.’Naturalmente ‘ ha concluso Enzo Bianco – spetta a noi lavorare sul contesto della città, perché diventi appetibile, sicura e spendibile, in grado di essere polo d’attrazione turistica’. Alla presentazione sono intervenuti, tra gli altri, Daniele Malfitana, direttore dell’Istituto per i Beni archeologici e monumentali del Consiglio nazionale delle ricerche, Alberto Melloni direttore Fondazione per le Scienze Religiose, Silvia Boi della Engineering Ingegneria Informatica, il sindaco di Centuripe Antonino Biondi, e i rappresentanti del Museo Regionale Paolo Orsi e del Parco Archeologico della Valle dei Templi di Agrigento.fp