A seguito di una verifica nell’Istituto comprensivo Malerba-Capponi-Recupero di via De Caro sei classi di scuola dell’infanzia e quattro di primaria sono state spostate in un vicino plesso in via Velletri
L’Amministrazione comunale di Catania ha convocato per martedì 8 ottobre un tavolo tecnico con i rappresentanti di architetti, ingegneri, geologi e costruttori, per tracciare un programma di interventi sull’emergenza vulnerabilità sismica nelle scuole del Comune di Catania. ‘Fin dalla fine del mese di luglio ‘ ha spiegato l’assessore alla Scuola Valentina Scialfa ‘ avevo evidenziato in Giunta la necessità di procedere, così come previsto dall’ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 2003, a una verifica della vulnerabilità sismica delle scuole, chiedendo il coinvolgimento delle categorie professionali. Un concreto allarme è stato lanciato appena qualche giorno fa dall’assessore ai Lavori pubblici Luigi Bosco, che mi ha trasmesso con urgenza una relazione tecnica effettuata su quattro edifici di Catania che hanno ottenuto fondi Cipe per la ristrutturazione’. ‘La relazione ‘ ha aggiunto l’assessore Bosco – riguardava appunto la vulnerabilità sismica. Questa per tre plessi, quelli delle vie Scogliera, Villa Glori e Saturno, non destava preoccupazioni. Invece nell’Istituto comprensivo Malerba-Capponi-Recupero di via De Caro, una scuola costruita negli anni Settanta nel quartiere di Picanello, il valore risultava tra il 15 e il 18%, al di sotto dunque di quel 20% che rappresenta la soglia minima’. ‘Per questo ‘ ha affermato Valentina Scialfa ‘ abbiamo convocato immediatamente la preside della scuola, Agata Pappalardo, e abbiamo provveduto a sistemare le sei classi di scuola dell’infanzia e le quattro di primaria ospitate in via De Caro, con complessivamente 180 bambini, in un vicino plesso in via Velletri’. Gli immobili di proprietà del Comune di Catania che ospitano scuole sono in tutto 98. Ventisei, costruiti nell’ultimo ventennio, sono antisismici, altri quattro, come detto, sono già stati valutati sotto il profilo della vulnerabilità e tre sono edifici storici. I rimanenti edifici dovranno essere sottoposti a verifica. Il tavolo tecnico avrà il compito di mettere sul tappeto e sviscerare, al fine di trovare le soluzioni più idonee, tutte le complesse problematiche che riguardano la valutazione e la messa in sicurezza dei plessi scolastici. ‘Tutta questa importantissima operazione ‘ ha sottolineato Valentina Scialfa – presuppone ovviamente un cambio di mentalità da parte di genitori, allievi, dirigenti e personale scolastico: tutti devono comprendere che spostare le classi in edifici sicuri rappresenta una priorità assoluta’. ‘Occorrerà anche ‘ ha aggiunto Bosco – dare precedenza alle spese per interventi sulla struttura degli immobili scolastici e quindi sulla loro sicurezza. E, ricordando che Catania è un’area ad alto rischio sismico e che i nostri figli sono i primi che devono essere protetti, bisognerà evitare, per esempio, di usare gli androni o realizzare suddivisioni interne per ottenere un numero maggiore di aule’.
Ufficio Stampa 30.09.2013
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