Catania si mobilita contro il femminicidio
Un No deciso della città di Catania alla violenza sulle donne. E’ questo il messaggio emerso dalla presentazione che si è svolta a palazzo degli Elefanti, alla presenza del sindaco Raffaele Stancanelli.
di redazione
Catania, 20 nov. – Un No deciso della città di Catania alla violenza sulle donne. E’ questo il messaggio emerso dalla presentazione che si è svolta a palazzo degli Elefanti, alla presenza del sindaco Raffaele Stancanelli, dell’assessore alle pari opportunità Carmencita Santagati e di numerose associazioni di parità, sottolineato da una serie di iniziative contro il femminicidio.
”Da qualche anno – ha detto il sindaco Stancanelli – abbiamo avviato insieme alla Santagati e alle associazioni di base che si occupano di questi temi delicati, un percorso di sensibilizzazione verso i temi sociali e in particolare riguardo alla violenza sulle donne, un dramma che genera ogni anno, come dicono le statistiche, più vittime dei tumori”.
Alla presentazione hanno partecipato i rappresentanti delle associazioni di pari opportunità presenti sul territorio e dei comitati pari opportunità dei vari ordini professionali e dei sindacati. Tra questi: Elvira Colosi dell’Udi, Grazia Giurato e Rita Palidda dell’Ateneo catanese per SNOQ (Se Non Ora Quando), Donne in Azione, Anna Agosta di Thamaia, Penelope, Stefania Scoglio presidente delle Pari opportunità dell’Ancl- consulenti del Lavoro, Pina Arena dell’istituto Vaccarini, i cui studenti sono vincitori di un premio per il miglior video sui temi della violenza sulle donne, Melina Spriglione, Caterina Caltagirone del Centro di Aiuto alla Vita, Rosaria Raspanti per l’ordine dei Commercialisti, Flavia Butera della Fildis.
Tutti hanno apprezzato il piano delle iniziative intraprese congiuntamente dal Comune e dalle associazioni contro la violenza sulle donne, che mette Catania all’avanguardia per la sensibilizzazione sul tema della lotta alla violenza contro le donne.
Si parte mercoledì 21 novembre, alle 15:30, a palazzo Platamone, di via vittorio Emanuele 121, con una messa in scena di uno psicodramma ”Angela conta”, tratto da un libro di Rose Galante intitolato ”Perché non lo lascio”. La regia della pièce teatrale è affidata a Giancarlo Polenghi e interpretata da Francesca Fichera e Laura Quartara. Nel corso del pomeriggio ,introdotti dall’assessore Santagati, la scrittice Galante sarà intervistata da Letizia Carrara.
Per domenica 25 novembre, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, un corteo andrà da piazza Stesicoro a piazza Università dove chiunque, da un ‘microfono aperto’ potrà esprimere pubblicamente idee, esperienze e proposte.
”Non si può più aspettare – ha detto Carmencita Santagati – la cronaca incalza con violenze quotidiane sulle donne. Convolgere le associazioni di pari opportunità e andare avanti insieme con l’Amministrazione comunale è la maniera doverosa e necessaria per sensibilizzare l’opinione pubblica su questi temi. A questo proposito invito tutti i cittadini, uomini e donne, a partecipare alla marcia del 25, un segnale importante che Catania cambia anche in questo”.
Da sabato mattina sulla facciata di Palazzo degli Elefanti, inoltre, sarà esposto uno striscione con la scritta ”Fermate il femminicidio”, per sottolineare che il tema è all’attenzione dell’opinione pubblica. L’Amministrazione Comunale ha aderito alla convenzione ”NO MORE” che sollecita, anche al Presidente del Consiglio e ai Ministri, vari tipi di sensibilizzazione, confronto e iniziative in materia di prevenzione, contrasto e prevenzione dalle violenze dell’uomo sulla donna.
Infine, Carmencita Santagati e la Consigliera comunale Francesca Raciti, presidente della commissione comunale pari opportunità, hanno presentato un ordine del giorno che sarà discusso quanto prima in Consiglio Comunale e, subito dopo, impegnerà la Giunta sui temi di parità, perché è importante che le istituzioni siano coinvolte in maniera chiara, ”soltanto così – ha detto Santagati – la violenza non farà più paura a chi ora non riesce neanche ad ammetterla”.