‘Fare squadra’ per sfruttare l’opportunità straordinaria della Sicilia,
la regione italiana dove esiste la più alta concentrazione di siti Unesco, di
valorizzare l’ autentico patrimonio
d’arte, di cultura, di paesaggi e di architetture di cui l’isola dispone. La
proposta lanciata dal sindaco Enzo Bianco ai sindaci delle città che rientrano
nei distretti Unesco, si è trasformata in un coordinamento provvisorio, che ha mosso i primi passi stamattina dalla
sede del Castello Ursino e che si è dato appuntamento il 25 gennaio prossimo con
un grande evento per formalizzare il protocollo d’intesa.
‘ Si tratta di un’opportunità straordinaria – ha detto il sindaco ‘ una ‘
chiamata alle armi’ per fare sistema senza conflitti anzi collaborando,
coinvolgendo la Regione e con la regia siciliana dell’Unesco, integrando nel
sistema le forze esterne private come chi opera nel turismo, con le Istituzioni
territoriali e le Università. Una opportunità finora usata poco e male. Forse
una rete di operatori locali, che hanno grandi interessi, ci può aiutare a
migliorare la fruizione di questo grande patrimonio di cui disponiamo e dobbiamo
utilizzare al meglio’.
Al seminario di oggi erano presenti, insieme ai rappresentanti delle
Istituzioni, il direttore Generale della
Fondazione Patrimonio Unesco della Sicilia Aurelio Angelini, l’assessore ai
Saperi e alla Bellezza Condivisa Orazio Licandro e molti dei primi cittadini e
amministratori appartenenti ai sei
distretti di Sicilia che sono: Val di Noto, Etna patrimonio dell’Umanità,
Siracusa Pantalica, Isole Eolie, i parchi archeologici della Villa del Casale di
Piazza Armerina e quello di Agrigento. ‘ Abbiamo davanti ‘ ha detto l’assessore
Licandro, ringraziando gli ospiti presenti –
un percorso di strategie comuni con un forte investimento su un
patrimonio inestimabile che può costituire una spinta formidabile per la
crescita economica’.
‘ La Sicilia con i suoi distretti Unesco, questo grande libro di storia
dell’arte- ha detto Angelini- non può mancare i due prossimi appuntamenti del
2014, con gli stanziamenti dei fondi europei 2014/ 2020 e con l’Expò del 2015.
E’ singolare che una regione come la Sicilia, conosciuta a livello mondiale, non
abbia risultati turistici di rilievo. Occorre che i custodi di questo
patrimonio, che sono i sindaci, puntino
a ‘ patrimonializzare’ quanto hanno, puntando ad offrire un’offerta di qualità e
d’eccellenza perché la Sicilia possa avere un futuro credibile. Per questo
occorre tutelare ciò che si ha, porre in essere le infrastrutture per renderlo
sostenibile e con apporti esterni e la piena titolarità del ruolo essere forti e
credibili per costruire percorsi turistici e commerciali con standard
elevati’.
Dopo un ampio dibattito, per la fase di avvio è stato già tracciato un
coordinamento di sindaci dei comuni di Siracusa, Agrigento,Catania, Ragusa,
Palermo ( che ha in corso il riconoscimento del settimo distretto con gli
Itinerari Arabo Normanni) e altri comuni non capoluogo. Un coordinamento di tipo
tecnico, di cui faranno parte i funzionari degli enti, affiancherà i Sindaci per
assicurare immediata operatività. L’appuntamento è quindi fissato per il
prossimo 25 gennaio per formalizzare il comitato alla presenza dei
rappresentanti dei Ministeri degli Esteri, dei Beni Culturali, della Pubblica
Istruzione, del Presidente Unesco Italia
Puglisi, della Commissione e del Parlamento Europei, dell’Ambasciatore
d’Italia all’Unesco e della regione Siciliana.
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