di Daniele Urzi’
Tra pochi giorni si concluderà il 2012 e prima di affrontare il nuovo anno calcisticamente parlando è tempo di tracciare il bilancio del Catania targato Maran.
Un 2012 positivo quello del tecnico degli etnei che all’esordio nella massima serie ha chiuso con una partita ancora da giocare con 25 punti all’attivo tre in più dell’ex Montella; qualificazione ai quarti di Coppa Italia raggiunta e, per adesso, ampiamente fuori dalla lotta salvezza, obiettivo primario stabilito dai vertici societari.
La forza della squadra è stata sicuramente l’aver confermato in blocco tutti gli uomini che l’anno scorso hanno contribuito al raggiungimento della settima salvezza consecutiva e al record dei punti fissato a quota 46 punti; Rolin e Castro sono stati i due acquisti di gran valore effettuati dalla dirigenza e, in campo, hanno mostrato le loro grandi qualità; il difensore a dir la verità non è stato impiegato tanto ma ha disputato partite importanti come quella “sciagurata” in casa contro la Juve, contro il Milan, a Udine e in Coppa Italia, mentre per quanto riguarda Castro, nessuno si sarebbe aspettato questa sua crescita esponenziale di partita in partita; partendo inizialmente dalla panchina è riuscito a conquistarsi un bel posto da titolare con tre gol già all’attivo.
I due nei della squadra quest’anno si sono rilevati Gomez e Barrientos: il primo ad inizio anno aveva dichiarato la sua voglia di lasciare Catania per approdare in una grande squadra ma la proposta di rinnovo contrattuale offerta dalla dirigenza ha dato una spinta positiva al giocatore che è riuscito a ripagare sul campo la fiducia accordatagli dalla società, disputando il più bel campionato fino ad ora in tre anni di Catania; “Il Pitu”,invece, oltre ad avere la giusta ricompensa economica, ha accusato sintomi di “mal di pancia” nelle giornate conclusive del girone d’andata, dichiarando esplicitamente di voler andare in altre squadre e di ritenere conclusa la sua esperienza qui a Catania(dichiarazioni poi smentite). Smentite o no sul campo il giocatore ha dimostrato di non essere in splendida forma agonistica, dopo un inizio di stagione più che positivo. L’avvicinamento al mercato di riparazione dovrebbe definire le situazioni contrattuali di Marchese in scadenza e Almiron che è conteso da alcuni club di A, ma anch’egli in via di rinnovo.
La società è stata abbastanza chiara che a Gennaio andrà via chi ha avuto poco spazio, ma che non si limiterà alle uscite ma anche alle entrate per trovare una certa continuità anche nei ruoli in cui quest’anno si hanno avute poche alternative valide come nel reparto offensivo con Bergessio, Morimoto e Doukara.
Bergessio è diventata una pedina fondamentale per questa squadra: sei gol all’attivo ma tanti assist e tanto spirito di sacrificio in avanti, tanto che senza di lui il Catania ha disputato sempre partite non eccezionali. Le alternative sono ancora immature e non all’altezza della massima serie anche se il giapponese ha un’aggravante in più dato che conosce la Serie A ormai da sette anni.
E’ vero che il Catania, senza nulla togliere agli altri interpreti, perderebbe tanto senza quel fenomenale Lodi in cabina di regia a centrocampo davanti alla difesa, pronto e maturo anche per una chiamata in Nazionale. Preso nel mercato di gennaio durante la gestione Simeone, con Montella è cresciuto sempre più in quella posizione diventando quest’anno con Maran un giocatore indispensabile; tutto il gioco passa attraverso le sue giocate, è lui che detta i tempi; le sue punizioni risultano sempre decisive, cecchino infallibile anche dal dischetto, anche per lui è arrivato il rinnovo del contratto, testimonianza del fatto che quest’anno Pulvirenti vuole rispettare in pieno gli obiettivi posti ad inizio stagione e perché no raggiungere traguardi anche più importanti.
Il 5 Gennaio si riprenderà con l’ultima di andata contro il Torino al Massimino per arrivare a quota 28 punti e affrontare un girone di ritorno in tutta tranquillità.
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