Terzo pareggio, manca l’urlo liberatorio – Con coraggio, grande generosità ed una buona qualità, specialmente nei primi 70′: così ha giocato oggi il Catania, costretto infine al terzo pareggio casalingo in campionato dal Sassuolo, che strappa un punto concludendo sullo 0-0. Il coraggio di tentare fino alla fine (negli ultimi minuti in campo contemporaneamente Leto, Castro, Lopez e Bergessio), la generosità evidente nell’impegno costante, la qualità di buoni tratti di gara caratterizzati da un’apprezzabile fluidità di manovra e da alcune occasioni significative: tutto questo non è bastato, la vittoria del rilancio non è giunta e la squadra rimane invischiata nelle sabbie mobili della “zona calda” ma dimostra di essere viva e combattiva. Si ripartirà dal carattere. Senza Barrientos: frattura del processo trasverso della terza vertebra lombare, un mese di stop.Partenza lanciata – Mister De Canio dispone il 4-3-3 con Castro, Bergessio e l’innesto di Keko al posto del Pitu; in mezzo al campo Plasil, Almiron e Tachtsidis si dividono i compiti, l’emergenza in difesa invece costringe Izco sulla fascia destra nel ruolo di terzino, Gyomber e Rolin sono i centrali con Biraghi a sinistra. Tra i pali Andujar. Il Catania parte fortissimo con pressing e corsa a tutto campo, tanti cross in mezzo: Keko è mobilissimo a destra, una spina nel fianco della difesa avversaria, Castro a sinistra non è da meno ma i palloni che spiovono in area sono spesso preda dei centrali difensivi emiliani. Dopo un forcing durato una decina di minuti alla prima occasione il Sassuolo spaventa Andujar: al 13° sulla punizione di Berardi una deviazione quasi beffa l’estremo difensore argentino, il pallone si spegne di poco sul fondo. I rossazzurri non mollano il colpo e si rendono pericolosi prima con Keko che ha sul sinistro un’ottima occasione, il tiro viene contrato all’ultimo istante, e poi con Plasil che al 18° di testa fa compiere a Pegolo la parata della giornata con una respinta d’istinto. Al 21° ci prova anche Almiron che da fuori area cerca un destro a giro che sorvola di poco la traversa. Il Sassuolo rimane rintanato nella propria metà campo e chiude tutti gli spazi per gli inserimenti dei rossazzurri, col passare dei minuti la foga agonistica del Catania scema e prima dell’intervallo non si registrano grandi emozioni.Cambi di modulo – Ben presto nella ripresa mister De Canio si affida ai cambi, al 54° Maxi Lopez subentra a Keko, la squadra si risistema con un 4-4-2 a rombo, vertice alto è Castro che si muove alle spalle degli attaccanti; al 59° con una punizione di sinistro a giro si rende pericoloso Tachtsidis, il tiro impegna Pegolo ad una respinta bassa, sul pallone si fionda Bergessio che non riesce però a correggere in rete, pochi minuti dopo è un sinistro di Lopez ad impegnare il portiere emiliano. Il Catania preme ma le occasioni nell’area neroverde non sono mai clamorose, di contro il Sassuolo prova a mettere il naso fuori con qualche contropiede fulmineo, in tutte le occasioni però giganteggia Gyomber che è autore di una gara impeccabile sotto il profilo dell’attenzione e della qualità nelle chiusure. L’esordio senza pecche del difensore slovacco da titolare, in casa ed in una situazione complessa, è la nota più lieta della domenica rossazzurra. Al 69° Guarente prende il posto di Tachtsidis e poco dopo Leto subentra ad Almiron, i rossazzurri sono adesso in campo con un 4-2-3-1, Lopez è il terminale offensivo, Bergessio va sul centro sinistra. Il finale è convulso, il Catania perde lucidità nel tentativo di riuscire a portare a casa i tre punti, il Sassuolo con i cambi e con i frequenti interventi dei medici sul terreno di gioco spezza frequentemente il ritmo e prova a sfruttare gli spazi; all’84° un destro dell’ex Schelotto si perde di poco sul fondo mentre all’85° con Zaza, subentrato a Floro Flores, il Catania rischia davvero grosso: il numero 10 emiliano riesce anche a superare Andujar in dribbling ma poi a porta spalancata conclude malamente sul fondo. Succede poco altro fino al triplice fischio, il Catania prova a bruciare i tempi scagliando palloni lunghi per le torri di Lopez ma le azioni non si rivelano mai pericolose, cosi dopo 4 minuti di recupero deve accontentarsi di un punto e di fare solo un piccolo passo in classifica.Catania (4-3-3): Andujar, Izco, Gyomber, Rolin, Biraghi, Plasil, Tachtsidis (69° Guarente), Almiron (77° Leto), Keko (54° Lopez), Bergessio, Castro.Sassuolo (3-5-2): Pegolo, Antei, Bianco, Marzorati (41° Acerbi), Schelotto, Missiroli, Magnanelli, Kurtic, Longhi, Floro Flores (76° Zaza), Berardi (59° Laribi).
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