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Catania, San Cristoforo: in pochi giorni una stalla gestita da mafiosi trasformata in slargo pubblico

di redazione

‘Piazzetta della Legalità’, così è stato chiamato lo spazio attrezzato in pochi giorni per volere del sindaco Stancanelli sorto al posto del manufatto abusivo adibito a stalla, in via Caprera nel rione San Cristoforo, confiscato alla mafia e nei giorni scorsi smontato e demolito dagli operai del Comune. Un piccolo carrubbo con le panchine intorno in uno spazio rimesso a nuovo ha preso il posto del pericoloso rudere consegnato al Comune già nel 1999 in condizioni fatiscenti e che era stato utilizzato da malavitosi per attività illecite: “La riconsegna di questo spazio ai cittadini che apprezzano questa azione di ripristino delle regole avviene dopo tredici anni di silenzi e omissioni -ha detto il sindaco- ha una valenza non solo simbolica ma anche concreta, un segnale di legalità forte e chiaro per lottare concretamente le organizzazioni criminali anche nel controllo del territorio. A questo proposito la nostra ferma azione nel ripristino delle regole nel campo dell’abusivismo edilizio comincia a dare i suoi frutti perché diversi proprietari a cui avevamo intimato di demolire l’immobile ora cominciano a farlo, perché hanno capito che ora il Comune agisce in loro danno accollando anche maggiori spese’. A questo proposito il sindaco Stancanelli ha reso noto che un edificio abusivo di via Archirotti, nei pressi del centro polifunzionale di Zurria è stato già demolito dagli stessi proprietari e che altrettanto si accingono a fare quelli di un immobile di viale Kennedy e di un garage di via Sgroppillo. Sul posto si è recato anche il procuratore aggiunto Giuseppe Toscano che ha sottolineato ‘la proficua collaborazione tra l’Autorità Giudiziaria e l’Amministrazione Comunale, che sta facendo compiere importanti passi avanti sul fronte del fenomeno dell’abusivismo soprattutto su quello delle demolizioni che anche alla luce delle nuove leggi non possono più essere remorate’. I lavori di demolizione dei circa 70 mq dell’immobile una volta di proprietà di esponenti mafiosi e di realizzazione del piccolo slargo sono costati complessivamente al Comune circa 15  mila euro. Una piccola folla di cittadini ha suggellato con il simbolico taglio del nastro, la riconquista di uno spazio pubblico prima illecitamente sottratto.

Redazione

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