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Catania, Salute mentale: presentato Progetto per Catania

‘Anche in un momento così difficile per
la riduzione delle risorse non abbiamo voluto dimenticare coloro i quali
soffrono di disagi psichici e le loro famiglie’.Con queste parole il sindaco
di Catania Enzo Bianco ha presentato ai giornalisti nella Sala giunta di Palazzo
degli elefanti il ‘Progetto per Catania’ sulla Salute mentale insieme con
l’assessore al Welfare Fiorentino Trojano e con il Direttore del Dipartimento Sm
dell’Asp Giuseppe Fichera. Nella giornata mondiale sulla consapevolezza
dell’Autismo il Sindaco ha sottolineato la volontà di essere solidali nei
confronti dei bambini ma anche delle molte persone anziane colpite da forme di
demenza senile.’Catania ‘ ha detto Bianco – è la prima città siciliana e una
delle prime in Italia a lanciare un progetto, con l’azienda territoriale della
Sanità, per prendersi cura di queste persone, per offrire loro dei centri
semiresidenziali attrezzati e con personale altamente qualificato. Si tratta di
due centri diurni per la psichiatria per 20 utenti ciascuno, altri due per 10
persone per l’Alzheimer e uno per 10 persone per le tossicodipendenze e
l’alcolismo. Ci sarà poi un centro diurno distrettuale per 40 minori con
disturbi del comportamento. È un primo progetto concreto e operativo finanziato
con fondi statali. Noi ci mettiamo le nostre risorse, l’Asp le sue e Catania
diventa città esemplare in quest’ambito’.Trojano ha spiegato che ‘le
strutture saranno operative entro i prossimi sei mesi e con livelli di
accoglienza tali da porre Catania oltre il livello di efficienza massima’ e che
con il Progetto Salute mentale ‘Catania punta al passaggio da un modello
assistenzialistico a uno che favorisce l’inclusione sociale costruendo percorsi
di integrazione che superino la storica contrapposizione tra sanitario e
sociale’.Tutto ciò, appunto, attraverso una rete di strutture
semiresidenziali, cogestite da Comune e Asp, che favoriscono i percorsi
riabilitativi e supportano le famiglie. Ma anche con una particolare attenzione
all’inclusione lavorativa.’Un modello ‘ ha sottolineato l’Assessore – che
consente di risparmiare sia impedendo duplicazione di interventi sia abbassando
i costi attraverso la cooperazione di più istituzioni: solo grazie alla
collaborazione dell’Asp potremo permetterci l’apertura di un numero tanto alto
di strutture’.’Così ‘ ha affermato Fichera – si fa, finalmente, una buona
politica sanitaria: il Sindaco come massima autorità in ambito locale, fornisce
indicazioni e proposte e trova pronta collaborazione nell’Asp. Sensibilità e
lungimiranza di gestione nascono dalla scelta di fare sistema. Un sistema
aperto, operoso, pragmatico’.Trojano ha poi ricordato che del Progetto si
parlerà diffusamente in un convegno che si svolgerà il 4 aprile dalle 15,30 alle
19,30 nella Sala Libero Grassi di Palazzo dei Chierici, in piazza Duomo. Al
convegno saranno presenti tra gli altri gli assessori regionali alla Famiglia e
alla Sanità Ester Bonafede e Lucia Borsellino e Agnese Ciulla di Anci Sicilia,
assessore alla Cittadinanza sociale di Palermo.

Redazione

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