‘Nodi finora trascurati ‘ ha spiegato Bosco, che, lo
ricordiamo, è un tecnico – e che l’Amministrazione Bianco intende porre al
centro dell’attenzione sotto il profilo della prevenzione. Per il viadotto di
via Vincenzo Giuffrida, per esempio, non è possibile una soluzione a raso, come
per la zona del Tondo Gioeni, ma occorre dare la massima sicurezza antisismica
alle strutture. Inoltre, a Ognina esistono due sovrappassi. Uno è recentissimo e
realizzato dalle Ferrovie seguendo le più moderne tecniche antisismiche. L’altro
invece, che è stato oggetto delle nostre attenzioni nella riunione di oggi, è
stato costruito prima dell’introduzione della zonizzazione sismica di Catania
del 1981. Stiamo lavorando dunque per procedere alla progettazione di interventi
il più possibile rapidi, coinvolgendo prima di tutto la Protezione civile’.
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