Catania, Raddoppio Ferroviario, ancora un appello a modificare il progetto. Anche l’Unesco contraria
“ll progetto del nodo Catania, in cui rientra il raddoppio Zurria-Acquicella, non può che essere quello alternativo con un nuovo tracciato in galleria rispettoso della nostra storia e della nostra arc…
di redazione
“ll progetto del nodo Catania, in cui rientra il raddoppio Zurria-Acquicella, non può che essere quello alternativo con un nuovo tracciato in galleria rispettoso della nostra storia e della nostra architettura, da noi proposto in tutte le sedi pubbliche e istituzionali. Se RFI dovesse invece insistere col progetto originario che prevede lo sventramento di gran parte del centro storico, ci opporremo in ogni modo per evitare che si consumi un atto di violenza per la città di Catania che non consentiremo’. Lo ha detto il sindaco di Catania Raffaele Stancanelli durante un incontro pubblico che si è svolto a piazza Federico di Svevia, cuore della zona interessata alla demolizione dei palazzi storici; assieme ai rappresentanti del forum per la difesa del centro storico, le associazioni cittadine, la Soprintendenza e docenti dell’Università. Tutti, ancora una volta, hanno ribadito di essere pronti a ogni azione contro il piano RFI per fermare un progetto che non garantisce la storia della Città, visto che per realizzare il raddoppio ferroviario della tratta bisognerebbe violare reperti archeologici di importante valore storico. Proprio ieri a Roma è stata siglata l’intesa tra governo nazionale, regionale e RFI per lo sviluppo delle rete ferroviaria siciliana con la previsione dei relativi stanziamenti necessari alla realizzazione dei progetti: “Mi auguro -ha aggiunto il primo cittadino, mostrando il progetto alternativo che il Comune ha proposto a RFI- che anche il presidente della Regione prenda atto che è l’intera Città a sostenere questa battaglia. Ci va benissimo, ovviamente, lo stanziamento di fondi per realizzare nuove direttrici ferroviarie in Sicilia ma sia chiaro che nessuno può svendere la nostra storia e la nostra identità’. Intanto, anche l’associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale Unesco esprime ‘profonda preoccupazione per il progetto presentato da RFI a Catania, in quanto incide profondamente nel tessuto storico-urbanstico della Città e ne compromette integrità e identità’.