Catania-Pescara 1-0: rossazzurri all’ottavo posto
Il Catania più forte di tutti i tempi – Fine gara, un grande striscione celebra il successo del Catania più forte di tutti i tempi e viene sventolato dalla squadra esausta ma felice, a centrocamp…
di redazione
Calcio Catania: Il Catania più forte di tutti i tempi – Fine gara, un grande striscione celebra il successo del Catania più forte di tutti i tempi e viene sventolato dalla squadra esausta ma felice, a centrocampo, prima di un commovente e fantastico giro di campo tra gli applausi. Catania-Pescara 1-0 vale una pioggia di record assoluti della squadra dell’Elefante in un torneo di Serie A: punti (55), gol fatti (48), vittorie complessive (15, eguagliato rispetto al 1960/61) e vittorie interne (12). Sabato 11 maggio 2013 sarà per sempre una data indimenticabile. Torna Andujar – Dopo la squalifica, Mariano Andujar riprende il suo posto tra i pali. Mister Maran per il suo 4-3-3 schiera Bellusci a destra, Spolli e Legrottaglie centrali, Capuano a sinistra; a centrocampo Lodi in cabina di regia con capitan Izco ed Almiron a supporto, in avanti il tridente con Barrientos, Bergessio e Gomez. Il Pescara del duo Nobili-Bucchi si presente in campo con un modulo 4-2-3-1: in porta c’è Perin, in difesa Zanon, Cosic, Capuano e Balzano, a centrocampo Blasi e Togni; Di Francesco, Bjarnason e Bocchetti a supporto dell’unica punta Sforzini.Uno spettacolo anche senza gol – La partita si mostra si dai primi minuti gradevole e spettacolare, le due squadre non avendo alcuna pressione specifica si affrontano a viso aperto, con la voglia di misurarsi sul campo senza eccessivi tatticismi. Il Catania mette sul terreno del Massimino tutta la classe di cui dispongono i suoi giocatori, Barrientos si erge a re incontrastato, Almiron e Lodi fraseggiano con una facilità, con la serenità che solo la tecnica di cui sono dotati può garantirgli. La distanza in classifica tra il Pescara e il Catania è percepibile anche sul campo, i rossazzurri hanno qualità maggiori, forza e organizzazione superiore. Le occasioni da rete sono numerose e tutte di marca etnea, al 6° Barrientos conclude di sinistro sfruttando uno schema su punizione, palla fuori di pochissimo; al 12° Bergessio gira oltre la traversa un invito di Gomez dalla destra; ancora Gonzalo al 16° prova il destro a giro, stavolta è Perin a parare in due tempi. La pressione del Catania, seppur non forsennata, è costante, le trame palla a terra sono geometria applicata al calcio, belle da vedere ed efficaci. Al 24° Legrottaglie accompagnato da un lungo applauso è costretto ad abbandonare il terreno di gioco per un colpo al volto, al suo posto entra Biagianti; Izco invece scala in difesa sulla linea dei terzini, Bellusci in mezzo con Spolli. Barrientos ispiratissimo inventa giocate ad ogni pallone toccato, al 32° serve un assist al millimetro per Gomez, destro in diagonale e respinta di Perin, al 35° Almiron di testa conclude sul fondo. Al 37° un missile di esterno sinistro di Barrientos impegna severamente Perin, costretto alla deviazione in angolo. Da qui alla fine del primo tempo è un susseguirsi ininterrotto di occasioni da gol per i rrossazzurri: al 41° ci prova Lodi su punizione, di poco alto, al 42° un sinistro morbido di Barrientos non sorprende Perin, al 43° un triangolo stretto Almiron, Pitu, Almiron porta quest’ultimo alla botta sotto misura, stavolta Perin deve compiere il miracolo; un minuto dopo ancora Bergessio di testa, di poco alto.Ottavo gol di Gomez – La ripresa è in tutto e per tutto come la prima frazione, una sola squadra in campo, il Catania. Al 48° Biagianti in area prova il destro in diagonale, para Perin; al 51° finalmente arriva il meritatissimo gol rossazzurro: Barrientos recupera un pallone a centrocampo, poi tutto in verticale: Almiron, Bergessio e Gomez per il tap in a pochi passi, 1-0! Il vantaggio non accontenta di certo i ragazzi di Maran che in campo si stanno divertendo e divertono il pubblico sugli spalti ed a casa: ogni giocata di Barrientos è sottolineata da applausi, ogni occasione è motivo di sussulto. Al 54° Spolli ci prova di testa, alto, al 58° Pitu serve Bergessio, alto. Il Pescara si fa vivo solo con un tiro di Sforzini al 58° che non impensierisce più di tanto un attento anche se inoperoso Andujar. Barrientos è in una forma straripante e dopo aver distribuito assist prova ad andare in gol direttamente dall’angolo, purtroppo la conclusione stretta sul primo palo finisce proprio sul legno. Le occasioni da gol sono innumerevoli anche in questa ripresa, al 76° ci prova ancora Gonzalo ma risponde bene Perin, all’80° un sinistro a giro di Barrientos da fuori area finisce di poco sul fondo. I cambi non modificano molto: nel Catania è entrato Castro per Almiron, nel Pescara Zauri e Iannascoli. Al 90′ Maran richiama Barrientos in panchina, il pubblico si alza in piedi e riserva all’argentino un minuto di applausi scroscianti seguiti dai cori “Pitu, Pitu”: l’omaggio individuale è una rarità, i nostri tifosi preferiscono spesso riservare le loro energie al Catania ma una prestazione così andava sottolineata. Barrientos è un fuoriclasse: l’appassionato e competente pubblico rossazzurro lo sa. Il Catania è una grande squadra.