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La scultura torna al centro dell’attenzione con la mostra ‘Omaggio ad Emilio Greco. Malìe Plastiche. Scultura classica nell’arte italiana del ‘900 tra dimenticanze e ostracismi’, che si terrà a Catania, a Palazzo Minoriti (via Prefettura 14, angolo con via Etnea), dal 14 dicembre al 17 gennaio, con opere della collezione permanente del ‘Museo Fortunato Calleri’. Presente un unico tema: la donna e la bellezza femminile nelle sue forme visibili e, nel contempo, nei suoi magnetismi di attrazione invisibile. L’esposizione è curata da Fortunato Calleri e con testo critico di Vitaldo Conte. Organizzazione della Provincia regionale di Catania. Visite da lunedì a sabato, con orario continuato, dalle 9 alle 20. Ingresso libero. L’inaugurazione si terrà sabato 14 alle ore 10,45, alla presenza del commissario straordinario della Provincia, Antonella Liotta, che al riguardo ha dichiarato: ‘Catania, con Omaggio ad Emilio Greco propone poche ma significative sculture dei maggiori artisti italiani del secolo scorso’.In esposizione il verismo meridionale di Vincenzo Gemito (1852-1929) accanto ad una figura nuda, in gesso dipinto, di Cesare Tallone (1853-1919), lo scultore più amato dai sovrani Savoia. Una fanciulla distesa di Arturo Martini (1889-1947), in bronzo brunito, dialoga con una danzatrice di Francesco Messina (1900-1995) e con le figure femminili nude realizzate in bronzo da Marcello Mascherini (1906-1983) e Pericle Fazzini (1913-1987). Ben rappresentato con sculture e disegni è Emilio Greco (1913-1995), di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita. Artisti sinora poco valorizzati, come il pugliese Pino Conte (1915-1997) e il catanese Concetto Marchese (1917-2013), trovano visibilità assieme alle opere dei contemporanei Vitaliano De Angelis (1916-2002), Augusto Perez (1929-2000), Alberto Donini (nato a Davico nel 1947), Vito Pancella (Lanciano, 1945) e Federico Errante (Vicenza, 1949). Già da questo elenco si evince la presenza di scultori che, provenienti da quasi ogni regione d’Italia, aderiscono alla grande tradizione classica e si cimentano con la figura umana ed i valori poetici che essa esprime.La mostra, che presenta anche disegni degli stessi artisti, ha come pezzo più rappresentativo un bassorilievo bronzeo con figure femminili, a grandezza naturale, di Emilio Greco. La genesi della mostra di Palazzo Minoriti è illustrata in brochure dal curatore Fortunato Calleri, il quale, schierato contro i ‘furori ideologici’, critica l’opinione prevalente ‘che non sia necessario che l’artista abbia abilità manuali e tecnica nella creazione dell’opera d’arte’.Proprio questa filosofia di fondo, assieme al culto per l’arte figurativa, stanno alla base della collezione permanente del ‘Museo Fortunato Calleri’, una istituzione privata che ha sede a San Gregorio di Catania (in via Piave 7, info: 3403121353) e presenta anche opere al primo piano del Palazzo della Cultura cittadino (via Landolina) con quella parte della collezione dedicata alla arte del ‘900 catanese.
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