Catania, omicidio Spano’: Cassazione annulla con rinvio condanna Petralia
La I Sezione Penale della Corte Suprema di Cassazione, all’esito dell’udienza celebratasi lo scorso 2 ottobre, ha annullato con rinvio la sentenza emessa dalla Corte di Assise di Appello di Catania.
di redazione
Catania, 5 ott. – La I Sezione Penale della Corte Suprema di Cassazione, all’esito dell’udienza celebratasi lo scorso 2 ottobre, ha annullato con rinvio la sentenza emessa dalla Corte di Assise di Appello di Catania, Sez. III, il 17 maggio del 2011 con cui Salvatore Petralia era stato condannato alla pena di 14 anni di reclusione per l’omicidio dell’ex genero Giorgio Spano’ avvenuto il 23 giugno del 2008. La Corte ha disposto l’annullamento con rinvio, affinche’ la nuova Sezione della Corte di Assise di Appello valuti l’applicabilita’ della circostanza attenuante della provocazione a favore di Petralia, difeso dall’Avv. Giuseppe Lipera, atteso che questi, insieme alla moglie ed alla figlia, ex compagna di Spano’, era stato per anni reiteratamente offeso e minacciato dalla vittima.
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“La tragica vicenda – fa sapere l’avvocato Lipera- e’ maturata in un contesto familiare disgregato, frantumato, in cui la famiglia Petralia aveva accolto in casa la figlia, insieme al proprio figlioletto, dopo la fine della relazione con lo Spano’ e, nello stesso tempo quindi, il capofamiglia, il Sig. Salvatore Petralia era diventato una sorta di ‘tutore’ di figlia e nipotino in gravissime difficolta’ e, di conseguenza, il principale destinatario di una serie di azioni illegittime dell’ex”.
”Fermo restando il massimo rispetto per la vita che e’ stata spezzata – afferma Lipera- il Diritto non puo’ essere applicato senza tener conto delle circostanze, dei sentimenti e del vissuto degli uomini che, purtroppo, si rendono protagonisti di reati, soprattutto in situazioni come quella del Petralia”. “La Corte di Cassazione, con la propria statuizione – conclude- ha dato un evidente segnale della necessita’ che il Diritto venga applicato correttamente, ma anche umanamente”. Il Pg aveva chiesto il rigetto del ricorso proposto, cosi’ come il difensore delle parti civili costituite, Avv. Carmelo Passinisi.