Catania città-laboratorio per la programmazione e le nuove sperimentazioni di governo del territorio.Bianco ‘Un’opportunità per tutto il Distretto del Sud Est’.
Si è svolta alla presenza di una folta rappresentanza di amministratori locali, dirigenti e funzionari, tecnici e stakeholder dell’area metropolitana di Catania e della Sicilia orientale il seminario ‘Le opportunità del nuovo periodo di programmazione e le priorità di sviluppo delle realtà locali’, i cui lavori sono stati aperti dal sindaco Enzo Bianco. L’incontro, avvenuto nella sala Libero Grassi di palazzo dei Chierici, è stato organizzato dal Comune di Catania e dal Formez PA, in occasione della Settimana dell’Europa, nell’ambito del progetto ‘Capacity Sud-Linea Progettare’. I temi della giornata di studi sono in raccordo con un’altra attività di Formez PA, il progetto ‘Verso la costituzione delle Aree metropolitane e la riorganizzazione delle Province – Progetto Sicilia’.Al seminario hanno preso parte, tra gli altri, il presidente del Formez PA, Carlo Flamment, l’assessore regionale alle Autonomie locali e alla Funzione pubblica, Patrizia Valenti, il segretario e direttore generale del Comune di Catania, Antonina Liotta. ‘Catania diventa città-laboratorio ‘ ha dichiarato Enzo Bianco – per fare un salto di qualità, sperimentando un diverso governo del territorio grazie alla riforma che vede l’istituzione delle città metropolitane. Un governo necessariamente diverso che, grazie anche ai fondi comunitari 2014-2020, attuerà politiche di rinnovamento degli uffici territoriali puntando al rilancio di una area più vasta in cui vivono circa 750 mila persone, conferendo ad una zona depressa grandi opportunità, e questo anche grazie alla nascita del distretto del Sud-Est’.’ Sono temi quelli di oggi ‘ ha dal canto suo evidenziato l’assessore regionale Patrizia Valenti – di grande importanza per la riforma nell’assetto di governo del territorio. Riassegnare più puntualmente le competenze significa snellire il sistema e quindi avvicinarsi ai bisogni dei cittadini. In tal senso in Sicilia la Regione avrà funzioni di coordinamento, indirizzo e controllo mentre l’istituzione dei liberi consorzi assicurerà l’attuazione delle politiche e degli interventi’.Carlo Flamment, presidente del Formez Pa ha evidenziato che “non si può rischiare di perdere ciò che l’Europa offre. E’ assolutamente necessario incrociare le opportunità comunitarie con le nuove possibilità di governo’, mentre Antonina Liotta, direttore generale del Comune di Catania, ha parlato delle ‘azioni in corso presso il Comune volte a sperimentare nuovi modelli organizzativi e razionalizzare la gestione di una nuova mappa delle responsabilità, per una governance che contenga in sé i criteri del project management. In un territorio come il nostro, ad esempio, non si può prescindere dal potenziamento dei piani anticorruzione’. L’incontro è proseguito con le sessioni tecniche di Raffaele Colaizzo e Monica Puel del Formez e l’intervento di Elena Tropeano.Al convegno erano presenti anche Francesca Raciti, presidente del Consiglio Comunale, gli assessori Luigi Bosco, Salvo Di Salvo e Giuseppe Girlando, il responsabile delle Politiche comunitarie e di Europa Direct di Catania, Davide Crimi, e Luigi Grasso, consulente per le Politiche comunitarie.
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