Maran deve fare a meno di Bergessio squalificato, la mancanza di un riferimento centrale suggerisce al tecnico uno schieramento con un modulo 5-3-2, Peruzzi e Monzon vanno larghi, Bellusci, Legrottaglie e Gyomber sono i centrali davanti ad Andujar, a centrocampo Lodi, Rinaudo e Izco, in avanti la coppia di attaccanti veloci Keko-Barrientos. Qualcosa non funziona sin da subito per la squadra rossazzurra, il Napoli è immediatamente pericoloso con Insigne al 2°, Andujar si salva con i piedi. I partenopei imprimono al gioco ritmi elevati, il Catania rimane troppo basso e non riesce a distendersi quando riconquista la palla; al 5° un bolide dalla distanza di Dzemaili impensierisce Andujar che respinge con i pugni. Sono le premesse per il gol partenopeo, al 17° Callejon da destra centra per il tap-in vincente di Zapata, schierato da Benitez al posto di Higuain, 0-1! Il Catania reagisce allo schiaffo e si butta in avanti, al 22° Keko di sinistro colpisce la traversa e sulla ribattuta Peruzzi non riesce a dare forza al colpo di testa. La reazione del Catania, piena soprattutto di orgoglio e poco di lucidità, apre spazi alle ripartenze avversarie: al 25° Callejon sfrutta un rimpallo sfortunato tra Andujar e Legrottaglie e può mettere in rete tutto solo, 0-2. Doppio svantaggio che abbatterebbe un elefante, invece il Catania ci crede ancora, al 27° Barrientos sotto misura colpisce la seconda traversa della serata, in generale la squadra di Maran riesce a rendersi sempre pericolosa dalle parti di Reina, con Peruzzi, Monzon e Keko, che disputa un’ottima partita. Prima dell’intervallo arrivano però altri due gol per il Napoli: al 40° Henrique quasi dal fondo trova un collo pieno di destro che si insacca sotto la traversa sul palo opposto, un gol incredibile che difficilmente qualcuno potrà ripetere, infine Zapata firma la doppietta dopo aver triangolato fortunosamente di schiena con Callejon, 0-4 all’intervallo. La ripresa si apre con due cambi, Maran cambia volto alla squadra, dentro Petkovic e Plasil per Legrottaglie e Rinaudo, il Catania passa al 4-3-3. Pur sotto di 4 gol, la compagine rossazzurra trova la forza di provare a raddrizzare la partita. Al 51° Keko scattato sul filo del fuorigioco si trova solo davanti a Reina, la conclusione viene deviata sul fondo; al 52° uno schema su punizione porta Plasil al tiro dal limite, Reina respinge ma Monzon è pronto a mettere in rete, prima gioia in serie A per lui. Il gol riaccende le speranze tra i rossazzurri, il Catania preme, il Napoli prova a gestire, vanno al tiro Barrientos, Plasil, Keko, ma le conclusioni non sortiscono effetto. Al 75° sull’ennesimo angolo Gyomber svetta di testa e insacca, 2-4, primo gol anche per il centrale difensivo. Mancano ancora 15 minuti, i rossazzurri credono nell’impresa, mettono in campo tutto quello che hanno, Maran inserisce Fedato al posto di Peruzzi con i crampi; prima della fine altre due ottime occasioni per Lodi che prima di piede e poi di testa non riesce a far male a Reina. Finisce con un’amarissima sconfitta e con la distanza dalla zona salvezza che aumenta, adesso 6 punti.Formazioni Catania (3-5-2): Andujar, Peruzzi (83° Fedato), Gyomber, Bellusci, Legrottaglie (46° Petkovic), Monzon, Izco, Lodi, Rinaudo (46° Plasil), Barrientos, Keko.
Napoli (4-2-3-1): Reina, Henrique (59° Albiol), Fernandez, Britos, Reveiller, Jorginho, Dzemaili, Callejon, Hamsik (65° Radosevic), Insigne, Zapata (79° Higuain).
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