Catania, Multe a raffica e controlli aumentati per reprimere i ‘pendolari dei rifiuti’

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Una decina al giorno, quasi seicento da febbraio ad agosto,  i verbali elevati dagli ispettori ambientali del Comune di Catania, nei confronti di chi sversa abusivamente i  rifiuti e non si attiene ag…

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di redazione

Una decina al giorno, quasi seicento da febbraio ad agosto,  i verbali elevati dagli ispettori ambientali del Comune di Catania, nei confronti di chi sversa abusivamente i  rifiuti e non si attiene agli orari di conferimento . Da una statistica elaborata dagli uffici della Direzione Ecologia e Ambiente si evince che chi viola maggiormente il divieto imposto dall’ordinanza sindacale, che prevede il deposito dei rifiuti in orari stabiliti, sono i cosiddetti ‘pendolari’, cittadini che risiedono nell’hinterland etneo e giornalmente si recano a Catania per motivi di lavoro o di studio.  Costoro, infatti,  anziché depositare il proprio sacchetto nei contenitori del paese di appartenenza, pensano bene di approfittare della presenza dei cassonetti dei quartieri periferici di Catania e prima di recarsi in ufficio o a scuola depositano i resti dei loro rifiuti.
Ogni mattina, gli ispettori ambientali del Comune di Catania, stazionano in prossimità dei cassonetti dei quartieri periferici, per cogliere  in flagranza chi  deposita la spazzatura dove non dovrebbe, oltre a farlo diverse ore prima dell’orario previsto provocando grave danno ambientale e sono diversi quelli che vengono colti sul fatto. Ma evidentemente tutto ciò non basta, perché oltre alla violazione dell’orario siamo in presenza anche di una “violazione” territoriale del deposito dei rifiuti.  I trasgressori sono principalmente residenti nei comuni di Gravina di Catania, S. Pietro Clarenza, S. Gregorio, Tremestieri Etneo, Misterbianco, Mascalucia, Aci S. Antonio, Acicastello, Acicatena, Acireale, Adrano, Belpasso,  Biancavilla, Camporotondo, Motta S. Anastasia, Nicolosi, Paternò, Pedara, S. Agata li Battiati, S. Giovanni La Punta , S. Maria di Licodia.
La spazzatura importata dai paesi dell’hinterland ovviamente fa lievitare i costi per lo smaltimento in discarica, che sono sopportati da chi risiede in città attraverso il pagamento della TARSU.  ‘Proprio per questo -sottolinea l’assessore Carmencita Santagati- i controlli sul territorio verranno intensificati per venire a capo di una situazione diventata insostenibile che crea notevoli disagi economici sia al Comune di Catania, sia ai cittadini contribuenti. Per non parlare della situazione igienica poiché i contenitori sono svuotati a partire dalle ore 22 di ogni sera. Per ovviare e combattere questo fenomeno di malcostume nei prossimi giorni il gruppo di vigilanza sarà ampliato per reprimere questi fenomeni di malcostume, di chi risiede in un Comune limitrofo e getta i suoi rifiuti nel nostro territorio. Rinnovo inoltre l’invito ai residenti a Catania, gli unici titolati a gettare i rifiuti nei cassonetti sparsi in Città, a rispettare gli orari di conferimento che sono dalle 19 alle 23 fino al 31 ottobre e dalle ore 17 alle 23 a partire dall’1 novembre’. I trasgressori saranno puntiti, a norma dell’art. 7 bis D. Lgs 267/2000, con la sanzione amministrativa del pagamento di una pena pecuniaria che va da un  minimo di 25,00 a un massimo di 500,00 euro.