Catania-Livorno 3-3: rossazzurri tre volte in svantaggio e sempre capaci di recuperare
Reazione importante, squadra viva – Alla vigilia del delicato scontro diretto con il Livorno, vincere sembrava l’unica strada da percorrere per dare ulteriore fiducia al Catania; il 3-3 finale, a…
Reazione importante, squadra viva – Alla vigilia del delicato scontro diretto con il Livorno, vincere sembrava l’unica strada da percorrere per dare ulteriore fiducia al Catania; il 3-3 finale, alla luce delle contemporanee sconfitte del Bologna, del Chievo e del Sassuolo, lascia invece l’amaro in bocca ma assume comunque un valore positivo, consentendo ai rossazzurri di ridurre ulteriormente il distacco dalla zona salvezza, adesso distante 3 punti. Soprattutto, però, il segnale più importante è quello offerto sul piano caratteriale: Catania tre volte in svantaggio a seguito di altrettanti errori (pesante quello arbitrale in occasione del rigore dell’1-2, Frison in uscita su Emeghara interviene sul pallone) e tre volte capace di giungere al pareggio, reazione possibile soltanto ad una condizione: disporre di un bagaglio di coraggio, cuore e fiducia nei propri mezzi. Bagaglio simile a quello di San Siro, bagaglio indispensabile per conquistare la salvezza, bagaglio che la squadra di Maran porterà a Parma, domenica prossima. Primo tempo contratto – L’allenatore rossazzurro ripropone il 3-5-2 visto a Milano contro l’Inter, al posto di Izco c’è Barrientos che rientra dopo la squalifica di un turno. Il Pitu gioca da interno sinistro, interno destro Rinaudo, Lodi è in cabina di regia, Biraghi e Peruzzi sono larghi sulle fasce, in avanti Leto e Bergessio. Davanti a Frison, Bellusci, Rolin e Spolli fanno a sportellate con Paulinho ed Emeghara. La partita è molto dura, la posta in palio è altissima e la tensione si sente sul campo. Il Livorno comincia bene, pare più sciolto con Emerson, Paulinho ed Emeghara che si affacciano in zona tiro, il Catania fatica a trovare le geometrie nella manovra. Leto è il primo provarci, senza esito. Col passare dei minuti i rossazzurri, sospinti anche da un tifo incessante, trovano la giusta intensità e si propongono con maggiore frequenza dalle parti dell’area di rigore avversaria: molti cross, molte iniziative sull’out sinistro di Biraghi, Bergessio cerca varchi. Al 22° Lodi su punizione pennella in mezzo per Spolli, palla a lato. Il Catania preme con convinzione, il Livorno riparte.Ripresa incredibile – Nella ripresa è un’altra partita, ricca di emozioni e sussulti. Barrientos tra le linee, spazio al 3-4-1-2, ma quello che è veramente diverso è l’atteggiamento dei rossazzurri, all’assalto. Al 47° Biraghi prova la botta di collo pieno dalla distanza e Bardi è costretto al colpo di reni in angolo. Al 51° la prima doccia fredda, Benassi in contropiede taglia a metà la trequarti rossazzurra e si presenta al tiro di sinistro, Frison respinge corto sui piedi di Emeghara che trasforma, 0-1. Maran interviene subito inserendo Izco per Bellusci e arretrando Peruzzi in difesa, Castro invece prende il posto di Leto, adesso è 4-3-3; i rossazzurri sono delle belve in gabbia e ruggiscono su ogni pallone, al 16° Barrientos in area serve Bergessio, sulla prima conclusione Bardi compie il miracolo ma sulla ribattutta dello stesso Gonzalo nulla può, 1-1! Il Catania raggiunto il pari vuole vincere, Maran inserisce Almiron per Rinaudo, i rossazzurri spingono a pieno organico e il Livorno rimane chiuso, sono letali però le ripartenze dei toscani. Al 72° sfruttando un lancio lungo Emeghara si presenta solo davanti a Frison, si allunga la palla sulla sinistra e Frison riesce a smanacciarla, l’arbitro concede il rigore, le immagini dimostrano l’intervento sul pallone dell’estremo difensore: sul dischetto si presenta Paulinho che non fallisce, 1-2. Tre minuti dopo il Catania ha già pareggiato, sull’angolo di Lodi irrompe a centro area Barrientos che buca Bardi, 2-2! Gara incredibile, i rossazzurri non sono mai domi e nel tentativo di strappare a morsi i tre punti si scoprono dietro, al 78° l’ennesimo contropiede amaranto gela ancora il Massimino, è un’azione fotocopia del primo gol subito, tiro da sinistra, respinta di Frison e tocco sotto misura di Emeghara, 2-3. Non si può perdere una partita così e il Catania lo sa benissimo, ci sono ancora minuti da giocare e i rossazzurri non si arrendono nemmeno alla sfortuna che si accanisce, Lodi all’85° serve Castro che di testa gira sul fondo, all’88° Almiron raccoglie in area un pallone scodellato da destra e scarica in rete tutta la sua rabbia, 3-3! C’è ancora tutto il recupero, lo stadio è una bolgia, al 90° Lodi su punizione fa compiere l’ennesimo miracolo a Bardi, sull’angolo successivo una mischia e un rimpallo sfortunato negano al Catania la vittoria. Finisce 3-3, una partita che sfugge a qualsiasi logica, in campo si è vista tutta la rabbia agonistica di un Catania che non ha nessuna voglia di mollare, mai, nemmeno quando tutto sembra ormai compromesso. Con questo spirito bisogna continuare a lottare.Formazioni:Catania (3-5-2) Frison, Bellusci (55° Izco), Spolli, Rolin, Peruzzi, Rinaudo (70° Almiron), Lodi, Barrientos, Biraghi, Leto (60° Castro), Bergessio.Livorno (3-5-2) Bardi, Ceccherini (70° Valentini), Rinaudo, Emerson, Mbaye, Benassi, Luci, Duncan, Castellini, Paulinho (84° Biagianti), Emeghara (79° Belfodil)