Catania-Juventus 1-3. Si ferma la serie positiva contro una grande Juve
Si interrompe la serie positiva che accompagnava il Catania al Massimino nel 2010. Dopo quasi un anno da quell’esordio di Mihaijlovic (Catania-Livorno 0-1) i rossazzurri depongono le armi di fronte alla Juventus che espugna il fortino etneo vincendo per 3-1.
Gara spigliata, frizzante, soprattutto nel primo tempo quando uno stadio finalmente composto dal cosiddetto pubblico delle grandi occasioni spinge le due squadre a darsi battaglia e creare spettacolo. Del Neri dopo il grande freddo europeo ripropone il classico 4-4-2 con Krasic e Pepe punte aggiunte a Quagliarella e Iaquinta. Giampaolo invece sorprende tutti: accanto a Lopez ecco Morimoto mentre Mascara resta fuori per problemi fisici. La prima parte del primo tempo è pimpante con un Catania che lascia la timidezza negli spogliatoi ed attacca la Juve con ritegno. I bianconeri sembrano subire la densità rossazzurra e non riescono ad avanzare il baricentro. Gomez tra le linee infastidisce lo schieramento avversario e Ledesma e Martinho pizzicano quando possono. Ma la Vecchia Signora regge l’urto e comincia ad alimentare ali ed attacco. Al 35esimo è Iaquinta a girare in mezzo un pallone che Pepe è bravissimo a scagliare in rete libero da difensori. I rossazzurri reagiscono immediatamente e grazie ad un destro sporco di Morimoto trovano il pareggio. La partita si accende e la Juventus preme sull’acceleratore. Quagliarella spara un destro che tocca la traversa ed entra ma per Damato la palla rimbalza fuori. Neanche il tempo di protestare ed ancora Quagliarella la fa da padrone in area indovinando il diagonale giusto. Si va all’intervallo sull’1-2.
Nella ripresa ci si aspettano gli assedi del Catania ed invece esce fuori l’orgoglio e soprattutto l’esperienza bianconera. Bravi gli uomini di Del Neri ad addomesticare i rossazzurri e far male nelle ripartenze. Escono fuori Krasic, Melo e Iaquinta e Del Neri è bravo a togliere uno spento Aquilani per un legnoso Sissoko. La mossa viene premiata al 58esimo quando Quagliarella ruba un pallone sulla trequarti a Biagianti e sorprende Andujar dai trenta metri. A quel punto è solo accademia da parte dei bianconeri. L’occasione per gli etnei di riaprire il match arriva con una spaccata di Morimoto ma Storari è bravo. Giampaolo prova ad inserire Ricchiuti ed Antenucci ma diventa dura trovare spazi. Altre due occasioni, una per Antenucci e una clamorosa per Krasic portano la gara alla conclusione. Risultato: 1-3 in favore della Juventus che esce certamente più solida dal Massimino mentre il Catania si ferma. Un risultato da mettere in preventivo in una gara dove si è osato, forse più del previsto ma si sa una vittoria di prestigio fa sempre morale. Sarà per la prossima.
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Daniele Di Frangia