Eppur si muove – Giocando con questo spirito, il Catania può ancora sperare nella salvezza, nonostante sia distante 4 punti dalla zona permanenza a 9 giornate dalla fine. Perché al netto degli episodi i rossazzurri avrebbero meritato almeno un punto contro una Juve che ha vinto oggi la sua venticinquesima gara su ventinove in questo campionato. Quindi, con questa interpretazione, non è ardito pensare di poter fare punti contro ogni avversario, da qui alla fine. Maran cambia modulo – I rossazzurri non si schierano in campo col consueto 4-3-3 casalingo, Maran ridisegna la squadra con un 3-5-2 “a specchio”: in difesa davanti ad Andujar ritorna Gyomber con Bellusci e Rolin, a centrocampo si schierano larghi Monzon a sinistra e Izco a destra, in mezzo Lodi va in cabina di regia ed è affiancato da Rinaudo e Plasil che ritorna dal primo minuto, in avanti Barrientos e Bergessio. La Juventus di Conte comincia la partita con molta intensità ma il Catania non è da meno e la sfida risulta da subito vibrante, i duelli sono rudi in tutte le zone del campo; finiscono sul taccuino dell’arbitro Gyomber e Bergessio per gli etnei, Osvaldo per gli avversari. Il Catania è molto determinato, al 9° la prima conclusione di Rinaudo che dal limite prova il destro, due minuti dopo Pirlo su punizione spaventa tutta lo stadio ma fallisce di poco la mira. Il Catania rimane corto e aspetta spesso la Juventus nella propria metà campo salvo ripartire con delle fiammate improvvise o rendersi pericoloso su calci da fermo; al 25° Lodi su punizione serve in area Rolin che di testa non riesce a deviare efficacemente. Al 27° il direttore di gara decide di espellere entrambi i tecnici: nessuna immagine chiarisce quale gesto di protesta abbia compiuto Maran. Prima della fine della frazione iniziale ancora due brividi, uno per parte: Bergessio sugli sviluppi di un angolo prova il tiro sottomisura ma Bonucci ribatte da pochi passi, successivamente Osvaldo di tacco al volo spreca un’ottima occasione da solo davanti ad Andujar, forse credendo di essere in fuorigioco.A testa alta Nella ripresa il Catania è ancora più convinto, i rossazzurri pressano e corrono a tutto campo, si presentano dalle parti di Storari con continuità e spaventano l’estremo difensore bianconero; al 50° Plasil dal limite prova il destro, una deviazione spegne la conclusione in angolo, un paio di minuti dopo é Monzon in area a liberare il sinistro dopo una finta di corpo ma colpisce solo l’esterno della rete. La Juventus risponde con una bella combinazione sull’asse Pirlo-Lichtsteiner, conclude Osvaldo con una sforbiciata all’altezza del dischetto che si alza di poco sopra la traversa. Al 59′ l’unico errore dei rossazzurri viene punito dagli avversari: Tevez, sfruttando una torre di Osvaldo, si incunea in area libero da marcatura e riesce a concludere in diagonale, Andujar intercetta ma non riesce a trattenere, 0-1. Il gol subito non intacca la convinzione del Catania che con rabbia si rigetta in avanti, nella Juventus Llorente sostituisce Osvaldo e Asamoah entra al posto di Isla, mentre tra i rossazzurri Leto rileva Bellusci, claudicante; 4-3-3 con Izco e Monzon sulla linea dei difensori. Al 67° una nuova tegola: Bergessio rimedia un secondo cartellino giallo e la conseguente espulsione, Catania in 10 e sotto di un gol ma non domo. Pirlo su punizione al 75° cerca l’angolino alto e Andujar vola a deviare in angolo. Ancora cambi: dentro Peruzzi e Keko per Plasil e Barrientos alle prese con i crampi. Il Catania nel finale ci crede ancora, i rossazzurri in massa in avanti provano a sfruttare angoli e punizioni, molte le mischie in area bianconera che purtroppo non sortiscono effetto, dall’altra parte Tevez fallisce il colpo del ko all’84’ calciando a lato da buona posizione. Fino all’ultimo secondo del recupero il Catania prova a prendersi un punto che sarebbe preziosissimo, anche Andujar partecipa in occasione di un calcio d’angolo, ma niente da fare, finisce con una sconfitta, una di quelle meno meritate di questa sfortunata stagione rossazzurra.FormazioniCatania (3-5-2): Andujar, Gyomber, Bellusci (66° Leto), Rolin, Izco, Rinaudo, Lodi, Plasil (82° Peruzzi), Monzon, Barrientos (83° Keko), BergessioJuventus (3-5-2): Storari, Chiellini, Bonucci, Caceres, Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Padoin, Isla (66° Asamoah), Osvaldo (63° Llorente), Tevez (86° Giovinco)
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