Catania, Intesa Comune – Ministero Pari Opportunità contro le discriminazioni e le esclusioni sociali
‘Recuperare un rapporto corretto con le cosiddette minoranze sociali porta anche a migliorare il grado di civiltà della nostra città che è la prima del Meridione a siglare un accordo che ci fa fare un salto di qualità sotto il profilo della convivenza e della lotta alle discriminazione di ogni tipo’…
‘Recuperare un rapporto corretto con le cosiddette minoranze sociali porta anche a migliorare il grado di civiltà della nostra città che è la prima del Meridione a siglare un accordo che ci fa fare un salto di qualità sotto il profilo della convivenza e della lotta alle discriminazione di ogni tipo’.
Lo ha detto il sindaco Raffaele Stancanelli in occasione della firma, a palazzo degli Elefanti del protocollo d’intesa con l’Unar (Ufficio Nazionale per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza o sull’origine etnica) rappresentato dal vice direttore Giovanni Trovato.
All’iniziativa hanno partecipato l’assessore alle Politiche sociali e alla famiglia Carlo Pennisi, promotore del progetto, la responsabile del comitato pari opportunità del comune di Catania Carmencita Santagati, il presidente della commissione consiliare Servizi sociali Letterio Daidone, la consigliera provinciale di parità Mariella Consoli, i funzionari Unar Pietro Vulpiano, Anna Ciglioni, Olga Marotta e il direttore dell’Inpdap provinciale di Catania Diana Artuso.
‘Essere coinvolti – ha detto il sindaco Stancanelli – è anche utile per fare un percorso insieme contro le discriminazioni in cui è talvolta facile cadere e anche negli iter burocratici delle Amministrazioni pubbliche. Sui diritti non si deve transigere e su questo fronte, grazie all’impegno straordinario dell’assessore Pennisi non siamo secondi a nessuno’.
L’idea è quella di <<fare sistema>> con una rete formata dall’Unar che è un Ufficio Nazionale del Ministero Pari Opportunità, nato da una direttiva comunitaria che dal 2009 attraverso la creazione di una rete formata dagli enti territoriali studia gli interventi mirati contro qualsiasi forma di discriminazione razziale e delle fasce più deboli.
‘Con l’Unar – ha detto l’assessore Pennisi – lavoreremo per trovare soluzioni sostenibili anche per gli insediamenti Rom, utilizzando la loro expertise su questa e su altre criticità catanesi in cui sono a rischio le inclusioni sociali’.
L’ampliamento del sistema di tutele etnico-razziali, curato attraverso gli osservatori, circa 200 sportelli in Italia, permette una corretta gestione e monitorizzazione. Catania è la prima città del sud Italia che aderisce a questo sistema e dal nostro capoluogo partirà anche una campagna di sensibilizzazione verso il mondo Rom, in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione.
‘ Si tratta – ha detto la responsabile del comitato pari opportunità del comune di Catania Carmencita Santagati – di un ulteriore tassello per il cambiamento delle sensibilità verso le discriminazioni non soltanto di genere ma in ogni settore’.
Il protocollo, di durata triennale, è già operativo con la creazione di un nucleo congiunto che lavora ad iniziative sperimentali per l’inclusione sociale. Il documento siglato attiva, infatti, rapporti di collaborazione finalizzati a combattere e prevenire ogni forma di discriminazione, anche attraverso l’affermazione di <<buone prassi>> in materia di lotta alla esclusione sociale e tutela della dignità della persona e dei cittadini.
Il Comune di Catania, entra così nella rete nazionale degli osservatori territoriali per la rilevazione e la presa in carico dei fenomeni di discriminazione in progressiva istituzione da parte di UNAR.
Tra gli impegni fissati dal Protocollo vanno sottolineati:- promozione annuale della Settimana contro la violenza nelle Scuole e dalla Settimana d’azione contro il Razzismo ;- partecipazione, anche con il coinvolgimento di altri soggetti pubblici e privati interessati, a bandi e programmi nazionali ed europei in materia di lotta alle discriminazioni;- sviluppo di ogni utile rapporto di collaborazione con i Consigli territoriali per l’immigrazione e le altre istituzioni e collaborazione a iniziative finalizzate ad una migliore conoscenza delle strategie di contrasto e prevenzione delle situazioni di discriminazione ed esclusione sociale.
(Comune Catania)