Catania, Il sindaco Stancanelli emana un’ordinanza contro lavavetri e venditori abusivi su aree pubbliche
Il sindaco Raffaele Stancanelli ha emesso un’ordinanza che vieta l’attività di lavavetri e venditori abusivi su aree stradali ad uso pubblico. Il provvedimento mira a contrastare un fenomeno largament…
di redazione
Il sindaco Raffaele Stancanelli ha emesso un’ordinanza che vieta l’attività di lavavetri e venditori abusivi su aree stradali ad uso pubblico. Il provvedimento mira a contrastare un fenomeno largamente diffuso, soprattutto in prossimità degli incroci viari regolati da semafori, al fine di salvaguardare l’incolumità e la sicurezza pubblica.
Da domani su disposizione del sindaco Raffaele Stancanelli e dell’assessore Massimo Pesce, gruppi di agenti della polizia municipale vigileranno sul rispetto dell’ordinanza. Ai contravventori, ferma restando l’eventuale applicazione delle sanzioni penali e amministrative, verrà irrogata anche una multa di 50 euro e la misura cautelare del sequestro con la confisca del denaro provento dell’attività e delle attrezzature impiegate. L’ordinanza è già stata inviata al Prefetto e al Questore per essere fatta osservare da tutte le forze dell’ordine.
‘Interveniamo per contrastare un fenomeno ormai troppo vasto per potere essere arginato solo con l’attività ordinaria della polizia municipale -ha spiegato il sindaco Stancanelli-. Non vi è alcun intento vessatorio nel volere fare rispettare le regole della convivenza civile, ma sono ormai centinaia i cittadini che sono stati oggetto di vere e proprie aggressioni che ci hanno segnalato il fenomeno e suggerito di intervenire in maniera più decisa. E’ evidente però che solo un’azione corale di tutte le forze dell’ordine può ristabilire condizioni di sicurezza tali che mettano i cittadini in condizioni di potere girare tranquillamente per la città e questo provvedimento vuole essere un ausilio all’azione di contrasto all’illegalità che quotidianamente tutte le forze dell’ordine e i nostri vigili urbani svolgono con serietà e rigore’.