Catania, Il sindaco ha consegnato ai familiari le piastrine identificative di due militari dispersi in Russia nel 1943
“Un commosso ricordo in memoria di colui che ha sacrificato la sua giovane vita per la Patria in terra di Russia”. Così recita la targa che il sindaco Raffaele Stancanelli ha consegnato ai familiari s…
di redazione
“Un commosso ricordo in memoria di colui che ha sacrificato la sua giovane vita per la Patria in terra di Russia”. Così recita la targa che il sindaco Raffaele Stancanelli ha consegnato ai familiari superstiti insieme alle piastrine di riconoscimento di due militari catanesi dispersi in Russia durante la seconda guerra mondiale: Salvatore Baronti, classe 1916 e Carmelo Ciolaro, classe 1922, entrambi residenti, prima della loro partenza per il servizio militare, nella zona di via Palermo. I documenti metallici identificativi sono stati recentemente rinvenuti in Russia e fatti rientrare in Italia dalla città di Miciurinsk (a sud di Mosca), grazie all’associazione nazionale degli Alpini italiani, e in particolare ad Antonio Respighi. La prassi militare vuole che gli oggetti di riconoscimento vengano inseriti nel carteggio personale dei militari dispersi e custoditi dal Distretto Militare di Catania, oggi Centro Documentale dell’Esercito Italiano, ma in questo caso i familiari superstiti hanno chiesto, in deroga, di poter essere loro a conservare le piastrine metalliche rientrate dalla Russia affidando la consegna pubblica al sindaco Stancanelli. A ritirare le targhe, la sorella di Baronti e la figlia di Ciolaro, particolarmente commosse, che hanno anche tracciato il ritratto dei due militari, molto legati alla famiglia, con un forte senso del dovere, della giustizia e dello stato. Salvatore Baronti venne dichiarato disperso nel gennaio del 1943, lasciando i genitori, i fratelli Michele e Giuseppe, le sorelle Lina, Anna e la piccola Maria, quest’ultima presente all’incontro. Carmelo Ciolaro morì nel campo prigionieri di Uciostoje il 17 gennaio del 1943 lasciando la moglie e la piccola figlia Teresa Maria.’Questa cerimonia ‘ ha detto il sindaco Stancanelli ‘ è un atto doveroso nei confronti di due giovani catanesi che si immolarono per la Patria. Solo se manteniamo vivo il ricordo e la memoria del nostro passato possiamo guardare con speranza al futuro. Ringrazio i familiari dei militari, tutti gli intervenuti, le forze armate e le associazioni dell’arma, tutti presenti a suggellare la solennità del momento che ci fa sentire una comunità’.Hanno partecipato all’incontro, il presidente del consiglio comunale Marco Consoli e il vice presidente vicario Puccio La Rosa, il vicesindaco Luigi Arcidiacono, gli assessori Massimo Pesce e Ottavio Vaccaro, e i vertici delle forze armate: col. Garaffa, Regione Militare Sud Centro Documentale, col. Marziano del 62° reggimento Fanteria ‘Sicilia’, col. Missaglia comandante 41° Stormo Aeronautica, capitano Falcone comando provinciale Carabinieri, ten. col. Eugenio Bua, comandante gruppo Guardia di Finanza Catania, il cappellano militare Alfio Spampinato che anche officiato una breve preghiera per i militari dispersi, il presidente della sezione Sicilia dell’associazione nazionale alpini Giuseppe Avila, i rappresentanti dell’associazione dei bersaglieri.
Ufficio Stampa 19.04.2012