Catania, Il sindaco Bianco testimonial di campagna contro la violenza sulle donne
‘E’ un’iniziativa che ha uno spirito concreto e operativo’. Così il sindaco Enzo Bianco ha presentato ‘Uomini e donne insieme: la violenza non ha genere’, una manifestazione lanciata da Soroptimist I…
‘E’ un’iniziativa che ha uno spirito concreto e operativo’. Così il sindaco Enzo Bianco ha presentato ‘Uomini e donne insieme: la violenza non ha genere’, una manifestazione lanciata da Soroptimist International di Catania al fianco di NoiNo.org e presentata stamani nell’aula consiliare di Palazzo degli Elefanti. Il sindaco Bianco ha voluto essere testimonial dell’evento, che mira a sensibilizzare i cittadini sulla lotta alla violenza di genere, insieme al rettore dell’Università di Catania Giacomo Pignataro, al regista Ezio Donato, al giornalista Salvo La Rosa, al musicista Luca Madonia, agli attori Mario Opinato e Pippo Pattavina e ad Antonio Perdichizzi, presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria. I testimonial erano presenti tutti all’incontro di Palazzo degli Elefanti con al fianco Rina Florulli, presidente provinciale di Soroptimist International ed Elisa Coco, referente del progetto NoiNo.org, iniziativa premiata lo scorso 25 novembre dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
‘Il Comune di Catania ‘ ha detto il sindaco Bianco, che ha sottolineato l’impegno del presidente del Consiglio comunale Francesca Raciti e dell’assessore alle Pari Opportunità Valentina Scialfa – dà il proprio patrocinio aderendo con proposte concrete. La prima è una campagna di sensibilizzazione nelle aule scolastiche di tutti i quartieri della città, dove i bambini si formano. La violenza sulle donne infatti non ha quartiere nè classe sociale. Con l’assessorato alle politiche scolastiche, e mi auguro anche con la collaborazione di attori e giornalisti che sostengono il progetto, faremo in modo di organizzare iniziative belle in grado di trasmettere messaggi positivi. La seconda proposta riguarda il rafforzamento dell’impegno contro la pubblicità sessista: la città di Catania in questo è leader, poiché ha acquisito dalle imprese del settore un codice di autodisciplina finalizzato a rimuovere messaggi oltraggiosi e offensivi della dignità delle donne. La violenza comincia da un uso vergognoso delle donne nella pubblicità. Infine, intendo promuovere in una prossima riunione di Giunta, un indirizzo politico perché il Comune di Catania si costituisca parte civile in tutti i processi che hanno come oggetto la violenza sulle donne. Ci siamo anche noi ‘ ha quindi concluso il Sindaco ‘ a dire No a questa forma di violenza’.
Il rettore Pignataro ha parlato di ‘una grande battaglia di civiltà’ e ha anche annunciato che l’Università porterà avanti studi di genere, seminari, attività didattiche oltre a un codice etico.
Riguardo all’ideazione del progetto, Rina Florulli ha spiegato: ‘Quando un anno fa lessi di un movimento di soli uomini che manifestavano il dissenso nei confronti della violenza sulle donne, proposi immediatamente alle socie di Catania di sostenerlo perché, come ha detto Kofi Annan, i diritti delle donne sono responsabilità di tutto il genere umano’.
Elisa Coco ha sottolineato ‘Abbiamo rivolto la nostra iniziativa agli uomini, sinora esclusi da tutte le campagne sociali, sia per farne interlocutori che raccontassero cos’è la violenza sulle donne, sia come testimonial che potessero stimolare un cambiamento culturale e contribuire a produrre un effetto onda su tanti altri uomini, per un impegno attivo nel combattere la violenza’.
Al termine dell’incontro, Ezio Donato, Salvo La Rosa, Luca Madonia, Mario Opinato, Pippo Pattavina e Antonio Perdichizzi (tutti indossavano la maglietta NoiNo.org) hanno portato ciascuno un personale e sentito contributo, nella comune convinzione che ‘la diversità di genere rappresenta una ricchezza e, forse, il genere femminile ancor di più. La donna dà la vita: come si può togliere la vita a chi la dà”. L’interrogativo ha portato l’attenzione su quel “Posto occupato”, ricoperto di drappo rosso, presente in aula consiliare a ricordare le tante, troppe donne vittime di violenza.