di redazione
La Provincia di Catania rende noto che La quarta edizione del Festival Internazionale del Val Di Noto Magie Barocche persegue un obiettivo primario : valorizzare il meglio della musica ‘colta’, classica e rafforzare l’identità e la cultura siciliana ricca di tradizione. E con il concerto di ieri sera si è colto nel segno.
Tra le pregevoli mura della chiesa del Gesù di Caltagirone il pubblico ha assistito a ‘L’estro armonico’ il concerto del IV Festival Internazionale del Val di Noto ‘Magie Barocche’, circuito inserito all’interno di ‘Etnafest2012’, il carnet di eventi della Provincia regionale di Catania.
‘Per il nono anno consecutivo – dichiara il presidente della Provincia regionale di Catania Giuseppe Castiglione- Etnafest 2012 si è ulteriormente impreziosita, con gli eventi del IV Festival Internazionale del Val di Noto ‘Magie Barocche’approdando in una delle cittadine della provincia più note al mondo, Caltagirone’.
Un meraviglioso concerto, interamente dedicato a Vivaldi, che ha entusiasmato in un crescendo di organico strumentale supportato prima da uno, poi due e, infine, quattro violini, archi e basso. Un ‘crescendo melodico’ che ha seguito il ‘crescendo emozionale’ del pubblico accorso per assistere all’esibizione dell’orchestra Ensemble Archimede, i cui quattordici elementi (otto violini fra primi e secondi, due viole, due violoncelli, contrabbasso e clavicembalo) sono stati magistralmente diretti dal maestro concertatore Gaetano Adorno.
‘Eventi come L’estro Armonico sono un investimento per la valorizzazione della sicilianità. Il Festival del Val di Noto – Magie Barocche è stato pensato per offrire momenti culturali anche ai comuni periferici. È un esperimento coraggioso che propone uno spettacolo singolare col barocco come protagonista unico’ così il direttore artistico del festival Antonio Marcellino.
Un evento a tratti magico che attraverso le note di Vivaldi ha trasportato il pubblico in un mondo dai contorni barocchi, dalle sfumature colte e altolocate. Un modo diverso per investire e valorizzare la sicilianità, la cultura tipica isolana. Durante la prima parte della serata l’orchestra, solleticando i tasti e titillando le corde ai propri strumenti, ha restituito al pubblico brani d’ineguagliabile fascino, tutti facenti parte dell’estro armonico, «la più influente raccolta di musica strumentale apparsa nell’intero XVIII secolo»
Una serata sfumata dall’abbraccio tra musica e arte. Un connubio ideale e necessario per la diffusione della bella e unica cultura barocca siciliana.
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