VELENO IN CODA – Catania fermato sull’1-1 dal Genoa: veleno in coda, i rossoblù trovano la sfortunata autorete di Legrottaglie a tre minuti dal termine. La vittoria sfuma in extremis, proprio quando sembrava che il secondo successo consecutivo fosse ormai maturato, a seguito di una prestazione generosa ed accorta, contro un avversario rinvigorito dal cambio in panchina e forte di notevoli qualità individuali. Nonostante un Genoa ordinato e compatto, la terza rete di Barrientos in questo campionato aveva spianato la strada al Catania, vicino al raddoppio in un paio di circostanze. Bicchiere mezzo pieno: aggiunto un altro punto al vantaggio ancora ridotto sulla “zona calda” (+2) e prospettiva di recupero di alcuni calciatori non al meglio offerta dalla sosta. GENOA COPERTO, CATANIA VOLITIVO – Sin dai primi minuti è facile intuire che non si tratta di un pomeriggio semplice: il Genoa schierato da Gasperini con un 3-4-3 abbastanza coperto, di fatto i rossoblù difendono a 5, chiude tutti gli spazi; il Catania fatica a sfondare soprattutto centralmente, Bergessio è ben isolato dalla difesa avversaria ed è difficile da “pescare” col passaggio filtrante, ci provano a turno Barrientos e Plasil ma l’assist viene sempre intercettato o sporcato. La pressione iniziale del Catania genera solo una serie di corner, senza nessuna occasione davvero pericolosa. Il Genoa di contro quando mette il naso fuori dalla propria metà campo si rende sempre pericoloso, al 20° Kucka di testa costringe Andujar in angolo, al 25° Matuzalem esplode il sinistro che sibila a lato, anche Santana poco dopo prova il destro con medesima fortuna. Il Catania risponde con una girata debole di Bergessio, che di sinistro non fa male a Perin. Nel secondo tempo il Catania accelera e serra i tempi, i rossazzurri vogliono la vittoria e con Castro al 50° vanno vicinissimi al vantaggio: il colpo di testa dell’esterno argentino si stampa sulla traversa con Perin immobile. Al 59° ancora Castro prova il lancio per Barrientos, un errore della difesa avversaria permette al Pitu di presentarsi davanti a Perin e di freddarlo con un destro sul primo palo, 1-0. Il vantaggio del Catania costringe Gasperini a stravolgere la propria squadra che fino a questo momento era rimasta molto “abbottonata”: innesti di Fetfatzidis, Stoian e nel finale di Calaiò. L’assetto più propositivo dei grifoni lascia lo spazio necessario al Catania per potersi rendere ancora pericoloso: al 71° Izco, subentrato ad Almiron, con una magia si libera di un uomo e dal fondo serve a rimorchio per Barrientos, sinistro a giro e pallone di poco sul fondo oltre il secondo palo; al 76° Castro ci prova di destro ma allarga troppo la mira. Poi l’amaro epilogo: un cross da sinistra di Stoian al 88° viene sfortunatamente deviato in rete da Legrottaglie, che nel tentativo di anticipare tutti sorprende Andujar in uscita, 1-1. I minuti finali sono convulsi, lo stesso Legrottaglie nel recupero di testa sfiora il palo su azione d’angolo; Leto, subentrato a Bergessio negli ultimi 10 minuti, ci prova con qualche azione ficcante ma per Perin non arrivano più pericoli fino al triplice fischio. FormazioniCatania (4-3-3): Andujar; Alvarez, Legrottaglie, Bellusci, Biraghi (82° Monzon); Plasil, Tachtsidis, Almiron (72° Izco); Barrientos, Bergessio (79° Leto), Castro. Allenatore: Maran.Genoa (3-4-3): Perin; Antonini, Portanova, Manfredini; Vrsaljko, Lodi, Matuzalem (62° Fetfatzidis), Sampirisi (69° Stoian); Santana (81° Calaiò), Gilardino, Kucka. Allenatore: Gasperini.
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