Categories: Catania Calcio

Catania formato rimonta: 1-1

Attacco Lopez Bergessio Il modulo è invariato, ormai Montella si affida stabilmente al 3-5-2 che sta sfruttando al meglio le caratteristiche dei giocatori rossazzurri; rispetto alla gara di Firenze in avanti cominciano Bergessio e Lopez, Catellani parte dalla panchina, per il resto tutto è confermato, Andujar in porta, in difesa Bellusci Spolli e Legrottaglie, a centrocampo larghi Izco e Marchese, interni Lodi Almiron e Delvecchio. La Lazio dell’ex tecnico rossazzurro Reja deve fare i conti con molte assenze, soprattutto a centrocampo, così è costretto a rivoluzionare il modulo di riferimento della sua squadra, 4-3-3 per lui, con Marchetti in porta, Konko Biava Stankevicius e Radu in difesa, Brocchi Ledesma e Lulic a centrocampo, in avanti il tridente Sculli Klosè Cissè.Montella torna all’Olimpico Dopo pochi mesi mister Montella torna a sedersi su quella che era la sua panchina lo scorso anno alla guida della Roma, il tecnico rossazzurro senza badare troppo ai ricordi trasmette subito la grinta ai suoi ragazzi, serve tutta la concentrazione necessaria perché la Lazio parte forte, già al 1° Bellusci si deve superare per fare un recupero straordinario su Sculli pronto a calciare a rete da ottima posizione. I biancocelesti che si trovano in uno stato di forma eccezionale premono sull’acceleratore e si fanno vedere spesso dalle parti dell’area rossazzurra, il Catania invece pecca di imprecisione nell’impostazione, troppi passaggi sbagliati spezzettano la manovra; i rossazzurri si fanno vivi con Almiron che al 10° esplode il destro di poco a lato e con Delvecchio che non impegna più di tanto Marchetti. La pressione dei capitolini viene premiata al 16° quando Brocchi pennella in area un bel cross dalla trequarti e trova Klose appostato sul secondo palo, il tedesco, vero leader dei suoi, non si fa pregare per schiacciare in rete di testa freddando Andujar, 1-0! In queste situazioni il Catania ci ha sempre abituato a delle reazioni rabbiose ed invece questa sera sembra un po’ imballato, con i giri del motore che sembrano meno rotondi; gli uomini di Reja ne approfittano e ci riprovano con Sculli che in spaccata colpisce il palo esterno per merito anche di una deviazione di Andujar. Sul corner successivo ancora Sculli di testa impegna severamente il portiere argentino bravo a respingere il tiro ravvicinato. Sul finire del primo tempo i rossazzurri cominciano a dare i primi segnali di risveglio, prima Lopez al 30° si gira in area e colpisce violentemente di destro, cinque minuti dopo è Almiron che dal limite lascia partire un bolide che chiama Marchetti ad un mezzo miracolo. Prima del fischio finale per la Lazio si fa male Biava e al suo posto entra Diakitè. Il Catania che conosciamo Probabilmente nell’intervallo Montella avrà trovato le parole giuste per spronare i suoi che nella ripresa si ripresentano in campo in maniera più decisa e aggressiva. Gli uomini sono gli stessi ma il risultato è completamente diverso. Subito Bergessio si gira in area e impegna Marchetti in una difficilissima respinta d’istinto, al 56° Lopez scarica dietro per l’accorrente Lodi che di prima intenzione sfodera il sinistro, conclusione di poco alta sulla traversa. Reja avverte il pericolo e protegge la sua squadra, fuori Cissè e dentro Hernanes, Montella risponde con un cambio di assetto, i rossazzurri si risistemano con un 4-4-2, Marchese scala dietro e Izco sale stabilmente sulla linea dei centrocampisti, Lanzafame rileva Delvecchio e si piazza sull’out destro. Nemmeno il tempo di risistemarsi in campo che il Catania trova il pari: cross dalla sinistra e intervento goffo di Stankevicius che respinge sui piedi di Bergessio, l’attaccante rossazzurro è prontissimo a girare in rete di prima intenzione e a fulminare Marchetti che nulla può sulla botta immediata, 1-1. Il pari fa ‘arrabbiare’ la Lazio che si butta in avanti con molta veemenza ma poca lucidità, l’occasione migliore è per Sculli che al 67° anticipa tutti su un cross da sinistra ma alza la mira da buona posizione. Il resto della partita risulta frammentato, tanti falli e tante interruzioni per i cambi dell’una e dell’altra squadra, per il Catania entra Catellani per Lopez e Sciacca per Marchese, per i biancocelesti Kozak per Sculli. Le azioni della Lazio non sono mai pericolose, i brividi per il Catania arrivano tutti dai cartellini gialli dell’arbitro, alla fine della gara i rossazzurri sansionati saranno 5: Marchese, Spolli, Lanzafame, Lodi e Bergessio. A chiudere i giochi definitivamente ci pensa Hernanes che al 94° spara un bolide dal limite dell’area di poco a lato. Finisce con un altro pareggio in trasferta su un campo difficilissimo come l’Olimpico, ancora un pari in rimonta al termine di una bella prestazione; punti pesanti, punti importanti che a nostro modo di vedere alla fine del campionato determineranno una classifica diversa da quella che siamo abituati a commentare. Bene così, il Catania torna all’ombra del vulcano con ancora maggiore consapevolezza nei propri mezzi. Sabato pomeriggio c’è il Napoli, altra squadra in forma ma a questo Catania non fa paura proprio nessuno.Di Orazio Cutrona
(calciocatania.it)

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