Catania-Fiorentina 2-1: decima vittoria dei rossazzurri in questo campionato
Nuovo modulo – Mister Maran schiera una formazione inedita, modificando l’assetto tattico dei rossazzurri: la difesa è a tre con Bellusci, Legrottaglie e Spolli, il centrocampo è folto con Alvarez a d…
di redazione
Calcio Catania: Nuovo modulo – Mister Maran schiera una formazione inedita, modificando l’assetto tattico dei rossazzurri: la difesa è a tre con Bellusci, Legrottaglie e Spolli, il centrocampo è folto con Alvarez a destra, Izco e Biagianti in mezzo, Capuano a sinistra, Barrientos oscilla per raccordare la mediana e completare il tridente con Gomez e Castro, tra i pali Andujar. Sulla panchina opposta Montella invece ha fatto del 3-5-2 il suo marchio di fabbrica: Neto va in porta, Roncaglia, Rodriguez e Savic sono i difensori, a centrocampo Cuadrado, Aquilani, Migliaccio, Borja Valero e Pasqual, in avanti Jovetic e Ljajic.Buon avvio e doccia fredda – Il Catania parte fortissimo, già al primo minuto Alvarez ha sul destro un ottimo pallone servitogli da Gomez da destra, la conclusione da buona posizione finisce a lato, all’altezza del primo palo. Un paio di minuti dopo Capuano arriva sul fondo a sinistra e scodella in mezzo, Castro stacca di testa e gira verso il secondo palo, la sfera attraversa tutto lo specchio e si perde sul fondo dalla parte opposta. La fiammata iniziale dei rossazzurri spaventa la Fiorentina, inizialmente timida e mai realmente pericolosa. Con il passare dei minuti, però, la formazione viola cresce ed impone il palleggio, il Catania arretra a difesa della propria metà campo. Biagianti fa da schermo davanti alla difesa mentre Izco è l’uomo designato per il cambio di passo in mezzo al campo, rilanciando l’azione una volta recuperato il possesso. Pur con una manovra avvolgente, i toscani non arrivano mai a preoccupare Andujar, ma la sorte li premia al 21° minuto: sugli sviluppi di un angolo, un cross dalla destra trova Migliaccio appostato all’altezza del secondo palo e pronto a deviare di testa in rete, 0-1. Dopo qualche minuto di difficoltà, il Catania torna ad affacciarsi con convinzione, in avanti.. Barrientos, Gomez e Castro cercano i triangoli al limite dell’area ma all’ultimo istante c’è sempre un attento difensore o un energico centrocampista ospite ad interrompere la trama. Al 33° Castro prova il destro ma sulla conclusione potenzialmente pericolosa si immola Savic in scivolata disperata. La partita si mantiene spezzettata e spigolosa, ne fanno le spese Capuano, Bellusci e Biagianti per i rossazzurri e Savic per la Fiorentina.Maran alchimista – Ancora una volta durante l’intervallo Maran trova la chiave giusta per cambiare volto alla sua squadra, migliorare la qualità del gioco e condurre alla rimonta: il Catania torna in campo diverso anche nello schema, Alvarez si sposta a sinistra e Capuano avanza, il modulo adesso è un 4-2-3-1 con Gomez unico riferimento in attacco. Al di là della tattica il Catania è cresciuto anche nella rabbia agonistica. I risultati di questo cambiamento si apprezzano al 50°, quando Legrottaglie stacca di testa in area e raccoglie un invito di Gomez su calcio di punizione, Neto è superato, 1-1! Il gol del pari per i toscani ha l’effetto di una sveglia impazzita che non smette di suonare, la Fiornetina con tutta la sua grande qualità si riversa prepotentemente in avanti e colleziona occasioni da rete: al 51° Cuadrado di testa sottomisura chiama al miracolo Andujar, che smanaccia sulla traversa, al 53° Ljajic su punizione colpisce nuovamente la traversa, al 56° Jovetic dal limite esplode il destro di poco alto. Il Catania si raccoglie e si compatta,confidando nelle ripartenze, sempre letali. Al 58° Barrientos con uin break ribalta l’azione e parte palla al piede, giunge al limite e prova il sinistro a giro sul secondo palo, palla di poco a lato. Maran sostituisce Capuano con Ricchiuti perchè sente la possibilità di vincere, Montella invece cambia Ljajic con Toni. Nella fase centrale della ripresa le squadre si allungano e concedono agli attacchi: per il Catania Castro al 72° impegna Neto in angolo, dalla parte opposta Cuadrado fa compiere la stessa deviazione ad Andujar. Al 77° l’episodio chiave dell’incontro, Aquilani per proteste si fa espellere, pertanto al Catania rimangono 15 minuti scarsi per sfruttare la superiorità numerica. Maran dopo aver sostituito Bellusci, affaticato, con Potenza, all’esordio stagionale inserisce forze fresche a centrocampo con Paglialunga al posto di Biagianti; Montella invece si protegge con Tomovic per Pasqual. Il coraggio e la voglia di vincere dei rossazzurri vengono premiati all’88° quando Barrientos (sontuosa la sua partita) scappa sulla destra e mette in mezzo un pallone al bacio, il resto lo fa Castro, che stacca di testa annichilendo Roncaglia e rimanendo sospeso in aria per lunghissimi istanti, gonfiando la rete, 2-1! Il Massimino diventa una bolgia, i minuti finali sono palpitanti, la gioia è immensa e nemmeno una serpentina velenosa con tiro finale di Jovetic a tempo scaduto riesce a spaventare. 10 vittorie in campionato, 10 e lode ad un Catania straordinario al terzo successo consecutivo: così forte, non solo sul piano tecnico-tattico ma anche sotto il profilo caratteriale, non si era mai visto. Capace di sopperire ad ogni assenza e di soffrire, coraggioso, astuto, mai domo e sempre ambizioso: il nostro Catania è grande tra le grandi. Il settimo posto offre una prospettiva stupenda ed è pienamente meritato: a 2 punti dalla quinta posizione, ci avete regalato un’altra settimana da sogno, grazie ragazzi.