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Catania-Fiorentina 0-3: avvio propositivo, poi i toscani passano e dilagano

“Dobbiamo riconquistare i nostri tifosi” – Rolando Maran, in sala stampa, commenta così la tredicesima sconfitta del Catania in questo campionato: “I fischi indicano la necessità di riconquistare i nostri tifosi. Fino al gol che ha sbloccato il risultato la prestazione era incoraggiante e convincente, poi è stata un’altra partita, dovrei commentarne due. Io credo nella salvezza, comunque, ed anche un po’ di più dopo questi primi giorni, ma dobbiamo rimuovere in fretta le scorie ed essere sempre propositivi, sotto ogni aspetto”. Non tutto è perduto, evidentemente, e non potrebbe essere diversamente a 18 giornate dalla fine. Il Catania è in serie negativa ed è ancora distante 4 punti dalla salvezza ma c’è un dato che fa riflettere: nel gruppo delle ultime sette, in questa giornata, soltanto il Bologna ha rimediato un punto. Così come il Catania, invece, tra le “pericolanti” hanno perso anche Livorno, Chievo, Sassuolo, Udinese e Sampdoria.Avvio incoraggiante, poi black-out Mister Maran si affida al suo collaudato 4-3-3: esordio in Serie A per Rinaudo, Plasil e Izco sono al suo fianco sulla linea mediana, in avanti il tridente con Barrientos, Castro e Bergessio; in difesa la contemporanea assenza di Alvarez e Peruzzi sulla destra costringe il tecnico rossazzurro a dirottare Rolin in fascia, col rientrante Bellusci e Spolli in mezzo, a sinistra Biraghi, tra i pali Frison. La partita ha un tema tattico prevedibile, è la Fiorentina a fare gioco con i suoi palleggiatori mentre i rossazzurri agiscono di rimessa, sfruttando le ripartenze; le prime occasioni sono comunque di marca etnea, prima è Plasil a provare un sinistro a giro e poi è Castro che raccoglie un assist di Izco e conclude verso la porta di Neto, i toscani si salvano in angolo. Al 25° il gol che cambia l’inerzia della gara: Mati Fernandez raccoglie una corta respinta della difesa rossazzurra e di esterno destro trova l’angolino basso, 0-1. Tre minuti dopo, Pasqual mette in mezzo un pallone da sinistra, Matri anticipa Spolli e fredda Frison, 0-2 al 28°. Il Catania accusa il colpo, non riesce a produrre la reazione di nervi che ci si aspetterebbe in queste occasioni, non è pungente: il tiro di Barrientos su punizione a due neutralizzato da Neto al 32° è l’iniziativa più pericolosa. Prima dell’intervallo la Fiorentina trova anche il terzo gol con Matri che raccoglie una respinta di Frison, insaccando in libertà sotto misura; doppietta per l’attaccante all’esordio con la maglia viola. Partita chiusa – Al rientro in campo ci sono diversi uomini nuovi, Maran sostituisce Rolin con Leto, Izco scala in difesa e Castro sulla linea di centrocampo, Montella invece chiama in panchina Matri e lascia negli spogliatoi l’infortunato Tomovic, inserendo Matos e Roncaglia. Il Catania si impegna, soprattutto nei primi minuti della ripresa, nel tentativo di trovare un gol che possa riaprire la sfida. Il gol non arriva e col passare dei minuti la partita perde di significato, la Fiorentina si limita al controllo. I palloni scodellati dentro l’area di rigore toscana vengono rimandati al mittente dalla retroguardia avversaria. Sul taccuino annotiamo l’occasione per Mati Fernandez che su punizione al 60° colpisce la traversa e i tentativi di Leto, Rinaudo e Keko, subentrato nel finale a Castro, che non sortiscono gli effetti sperati. Rabbia e delusione diffuse ma c’è tempo e modo per ravvivare la speranza.FormazioniCatania (4-3-3) Frison; Rolin (46° Leto), Bellusci, Spolli, Biraghi; Izco, Rinaudo (78° Guarente), Plasil; Barrientos, Bergessio, Castro (71° Keko)Fiorentina (4-3-3) Neto; Tomovic (46° Roncaglia), Rodriguez, Savic, Pasqual; Fernandez, Pizarro, Borja Valero (70° Ambrosini); Cuadrado, Matri (46° Matos), Vargas.

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