Catania, Domenica in Comune: Palazzo degli Elefanti riapre alle visite il 26 gennaio
Anche domenica prossima le porte di Palazzo degli Elefanti saranno aperte a cittadini e turisti. Torna infatti in pieno clima di festività agatine ‘Domenica in Comune’, l’iniziativa voluta dal sindaco…
Anche domenica prossima le porte di Palazzo degli Elefanti saranno aperte a cittadini e turisti. Torna infatti in pieno clima di festività agatine ‘Domenica in Comune’, l’iniziativa voluta dal sindaco Enzo Bianco per far scorpire le bellezze del Palazzo di Città e già apprezzata da migliaia di visitatori il 19 gennaio e l’8 dicembre scorsi. Dalle 9 alle 13, il Municipio rimarrà aperto, dalla corte che ospita le carrozze del Senato alle sale ricche di quadri e statue preziose. ‘E’ un momento ‘ ha detto Bianco – di condivisione dei capolavori contenuti all’interno del Municipio, punto di riferimento forte dell’identità dei Catanesi’.
La costruzione di Palazzo degli Elefanti iniziò dopo il terremoto del 1963. L’architetto Giambattista Vaccarini, nel 1735, intervenne sul Municipio quando l’impianto già raggiungeva la prima elevazione e ne modificò il prospetto. Ha un atrio d’ingresso su ogni prospetto a sottolineare il suo carattere di edificio aperto al pubblico e di servizio alla collettività. All’ingresso su piazza Duomo, si possono ammirare le carrozze del Senato: una fastosa berlina in legno dorato e dipinto della fine del XVIII secolo, e un’altra più semplice, entrambe tradizionalmente usate durante i festeggiamenti per la patrona Sant’Agata. Il Palazzo sarà un’autentica scoperta soprattutto per il gran numero di opere d’arte che vi sono conservate. Non soltanto i numerosissimi quadri che lo fanno apparire come una piccola pinacoteca, ma anche gruppi statuari di grande pregio, a cominciare da quella ‘Sirena’ di Emilio Greco recentemente donata alla città. Al primo piano, dal grande balcone monumentale il Sindaco e le autorità seguono le celebrazioni che si svolgono nel grande teatro barocco della piazza Duomo, che lo stesso Vaccarini abbellì con la fontana dell’Elefante diventata simbolo della città. Dietro il balcone, si trova la Sala Bellini, la più grande del Palazzo, sontuosa, ricca di arazzi, grandiosi quadri di Giuseppe Sciuti, tappeti pregiati e altre opere d’arte.