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Catania, Documento d’intenti comuni e un piano operativo per evitare il ‘declassamento’ del sistema aeroportuale Catania/Comiso

di redazione

Un’immediata interlocuzione con il ministro dello sviluppo economico Corrado Passera che il sindaco contatterà lunedì per rivedere il Piano nazionale del sistema aeroportuale nella parte che riguarda la Sicilia orientale; l’impegno del presidente della Regione Siciliana a bloccare, tramite le rappresentanze di competenza regionale nella governance della Sac, qualunque ipotesi di cessione a privati dell’aeroporto di Catania e, infine,  la misurazione dell’attuale commerciale e imprenditoriale del sistema integrato aeroportuale Catania/Comiso  affidata a un advisor, senza tenere conto delle previsioni del piano nazionale. Queste le iniziative operative proposte dal sindaco di Catania Raffaele Stancanelli nell’incontro che si è svolto a palazzo degli elefanti su iniziativa del primo cittadino  etneo con le forze produttive, sociali e sindacali e i vertici della Sac sulla base di un documento d’intenti elaborato come piattaforma unitaria dalle parti presenti all’incontro, alla luce del Piano nazionale del sistema aeroportuale nazionale che colloca Catania in un livello inferiore a quello degli scali di prima fascia.
“Questa -ha detto il sindaco Stancanelli- è una battaglia di tutta la Città e dell’intera Sicilia orientale che non può subire un declassamento immotivato. Ognuno deve fare la propria parte e noi la faremo fino in fondo per impedire che si consumi uno scippo che avrebbe ripercussioni gravissime nello sviluppo del nostro territorio. Lo abbiamo denunziato anche nei giorni scorsi -ha aggiunto il primo cittadino- ma temiamo che dietro questa decisione che appare incomprensibile anche sotto il profilo tecnico, ci siano interessi da parte di alcuni a fare diminuire il valore commerciale dell’aeroporto catanese e condurre operazioni speculative sulla testa dei cittadini siciliani. Ci muoveremo compatti ‘ha sottolineato il sindaco- perché questa battaglia non ha appartenenze politiche ma solo l’interesse comune a  fare rivedere questa decisione del governo nazionale penalizzante e con tratti forse anche poco chiari’.
Le proposte operative del sindaco sono state fatte proprie dai partecipanti alla riunione che hanno espresso apprezzamento per l’iniziativa di Stancanelli, sottolineando il significato unitario dell’iniziativa per ‘sventare il tentativo di declassamento dell’aeroporto di Catania presumibilmente a fini speculativi’.

All’incontro promosso da Stancanelli hanno partecipato il Presidente Lega Coop. Giuseppe Giansiracusa, la segreteria provinciale UIL con Rosario Laurini, la segreteria provinciale Cisl con Rosaria Rotolo e Rosario Pappalardo, il segretario generale fit-cisl Mauro Torrisi, il presidente provinciale Colditretti Catania Giovanni Pappalardo e vice direttore Ottavio Pirracchio, il direttore Confesercenti Catania Salvatore Politino, il presidente Confesercenti Catania Innocenza Lombardo, Confcommercio Catania con Francesco Sorbello, la Camera di Commercio Catania con Alfio Pagliaro, il vicepresidente Apindustrie Francesco Bizzini, il vice presidente Confindustria Catania Antonello Biriaco, il direttore generale Sac Renato Serrano, il presidente Confindustria Catania Domenico Bonaccorsi di Reburdone, il presidente Confcommercio Sicilia Pietro Agen, il vice presidente vicario Confcommercio Catania Nino Nicolosi, l’Ugl Catania con Carmelo Mazzeo e Giuseppe Viglianesi, Confcooperative Catania con Andrea Pace, la segreteria generale Cgil Catania con Giacomo Rota, il segretario generale Filt Cgil Catania Carmelo Arcaudo e il Sib con Davide Anfuso.

Documento d’intenti

 SISTEMA CATANIA/COMISO LIVELLO ‘CORE AIRPORT’ NEL PIANO NAZIONALE    DELLO SVILUPPO AEROPORTUALE.

                                   L’Atto di indirizzo per la definizione del piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale presentato in questi giorni dal Ministro Passera recepisce integralmente, in merito alla classificazione delle infrastrutture aeroportuali, le indicazioni formulate lo scorso anno dalla Commissione Europea nella proposta di revisione della rete trans europea dei trasporti TEN-T.La nuova rete TEN-T secondo la proposta della Commissione si articola su due livelli:’Una Core Network (rete centrale) che dovrà essere pienamente operativa e completa entro il 2030. Privilegerà i collegamenti e i nodi più importanti della TEN-T e fungerà da struttura portante dei trasporti nel mercato unico.’Una Comprehensive Network (rete globale) destinata ad alimentare la Core Network attraverso collegamenti nazionali e regionali, completa entro il 2050.Le opere previste nella ‘Core Network’ hanno valenza prioritaria e saranno definiti entro il 2030. I fondi disponibili (37,1 mld di euro) sono pertanto destinati rigorosamente alla Core Network in modo da risolvere i collegamenti mancanti transfrontalieri, eliminare le strozzature e rendere la rete più intelligente. Le opere della  Comprehensive Network  hanno invece minore strategicità ed una previsione di completamento al 2050.Entrambi i livelli comprendono tutti i modi trasporto: strade, ferrovie, linee aeree, vie navigabili interne e trasporto marittimo, nonché le piattaforme intermodali.La Comprehensive Network garantirà la piena copertura del territorio dell’UE, l’accessibilità a tutte le regioni e sarà finanziata principalmente dagli Stati membri.In questa nuova previsione, per ciò che riguarda la Sicilia, quella orientale è ‘Comprehensive Node’.Il principio che ha guidato queste scelte è basato unicamente sulla valutazione della popolazione a livello di area provinciale e in particolare sono stati definiti Core i nodi che si riferiscono a un territorio con più di un milione di abitanti e Comprehensive quelli che non raggiungono questo parametro.E’ evidente che una tale scelta burocratica non tiene conto della realtà dove il sistema Catania/Comiso è il quarto a livello nazionale e dove la tratta Catania/Roma è oggi la prima in Italia quanto a trasporto di passeggeri.Tale proposta della Commissione andrà all’esame del Consiglio e del Parlamento.Pertanto si reputa necessario:1.Ottenere nelle sedi politiche opportune l’inserimento dell’Aeroporto di Catania a ‘Core Airport’;2.Individuare il sistema aeroportuale Catania/Comiso come sistema integrato strategico per la Sicilia orientale;3.Evidenziare l’inopportunità di tale scelta a livello di confronto con il Governo Italiano  di correggere le previsioni dell’atto di indirizzo per la definizione del Piano Nazionale per lo Sviluppo Aeroportuale, la crescita del territorio, la valorizzazione, il mantenimento e l’accrescimento dei livelli occupazionali e imprenditoriali.Pertanto, fino a quando non verranno superate le sopraesposte criticità e non sia stato compiutamente valorizzato il sistema aeroportuale Catania/Comiso, si reputa inopportuna qualunque ipotesi di cessione a privati. Catania, 2 Febbraio 2013 

Redazione

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