La fine dell’estate ci lascia in eredità un lungomare deturpato, una scogliera ridotta a enorme pattumiera dai soliti incivili. Uno dei luoghi più belli della città, salvato in parte dal grande lavoro di tante associazioni di volontariato, ma assolutamente abbandonato da questa amministrazione comunale. Il consigliere di “Italia Viva” del II municipio di Catania Andrea Cardello chiede interventi di pulizia e l’istallazione di telecamere di sicurezza antidegrado.
“In questo momento passeggiando sul lungomare di Catania si trova ogni tipo di rifiuto possibile- afferma Cardello- il lavoro che finora hanno svolto i volontari e le associazioni ambientaliste è assolutamente encomiabile ma si tratta, ovviamente, si interventi sporadici. Qui serve un’azione costante di bonifica, tutela, sicurezza e valorizzazione del territorio che finora non c’è mai stata. Come può qualcuno investire in questa parte di Catania- prosegue Cardello- se l’amministrazione comunale resta assolutamente immobile di fronte a problemi del genere?”.
Lattine di birra e centinaia di bottiglie di plastica. Spazzatura che poi con il maltempo e le forti onde finisce in fondo al mare o, nel caso delle bottiglie di plastica, galleggia sull’acqua trasportata dalle correnti a decine di chilometri di distanza. “Se vogliamo che la scogliera torni ad essere un luogo a forte attrazione turistica- conclude il consigliere del II municipio- serve un piano di sviluppo che consenta anche di mettere in sicurezza e riaprire quelle zone transennate da anni. Aree interdette con le sbarre che ormai sono completamente arrugginite”.
Degrado, carenze strutturali, vandalismo e mancati servizi anche per il quartiere di Trappeto Nord compreso tra via Abate Silvestri, via Don Gnocchi e via Fratelli Gualandi che rischia di restare ancora per anni la periferia nella periferia. Una situazione denunciata dal consigliere del IV municipio Giuseppe Zingale dopo aver ascoltato le proteste dei residenti della zona. Un rione abitato da circa 500 famiglie che deve convivere con buche, avvallamenti, marciapiedi danneggiati, spazzatura ovunque, sterpaglie secche e il piccolo campetto di calcio in stato di abbandono.
Qui occorrono periodici lavori di pulizia , cura dell’arredo urbano e del verde mentre la piccola area giochi va affidata alle parrocchie e alle associazioni del territorio che possono sorvegliarla e renderla fruibile ai bambini. Un primo passo verso un rione più vivibile e pulito a cui deve seguire un piano di riqualificazione diffuso in una zona a pochi passi da via Galermo. I residenti di via Abate Silvestri, via Don Gnocchi e via Fratelli Gualandi chiedono in particolare di eliminare le micro discariche, bonificare le aree sciarose e mantenere costante la pulizia delle strade.
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