Catania, Comune: l’Amministrazione sceglie la ‘Tares semplificata’
Al Consiglio comunale sarà riproposta martedì prossimo, con un opportuno emendamento, la delibera sul Regolamento della tassa sui rifiuti sospesa la scorsa settimana. Poi saranno decisi gli aumenti
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Al Consiglio comunale sarà riproposta martedì prossimo, con un opportuno emendamento, la delibera sul Regolamento della tassa sui rifiuti sospesa la scorsa settimana. Poi saranno decisi gli aumenti
L’Amministrazione comunale di Catania ha deciso di istituire per l’anno 2013 il sistema tariffario della cosiddetta ‘Tares semplificata’, che consente ai Comuni, solo per l’anno 2013, di utilizzare un sistema fiscale identico a quello della Tarsu e che in più consente di utilizzare i crediti per il conferimento in discarica. ‘Fino a ieri ‘ ha spiegato l’assessore al Bilancio Giuseppe Girlando ‘ in sede di audizione dei funzionari del ministero delle Finanze da parte delle Commissioni della Camera, nonostante quanto disposto dalla legge di conversione approvata il 28 ottobre scorso, emergevano dubbi sulla possibilità del mantenimento della Tarsu. Per questo motivo abbiamo preferito, come peraltro consigliato dall’Anci, optare per la ‘Tares semplificata’, che ha le medesime regole della Tarsu, applicata seguendo gli aumenti previsti dalla legge nazionale e dallo stesso Piano di rientro’. L’assessore Girlando, in una riunione svoltasi nella Presidenza del Consiglio comunale con la presidente Francesca Raciti, tutti i capigruppo consiliari e il ragioniere generale Ettore De Salvo, ha illustrato appunto in cosa consista la ‘Tares semplificata’, che potrà essere deliberata dal Consiglio comunale già nella seduta di martedì prossimo. Questo perché ad andare in aula, come ha spiegato Girlando ai capigruppo consiliari, sarà, con un opportuno emendamento, la stessa delibera sul Regolamento della tassa sui rifiuti sospesa nella seduta della scorsa settimana. ‘Ciò ci consentirà ‘ ha detto Girlando ‘ di evitare tutte quelle distorsioni che avrebbe comportato la Tares, che prevedeva, tanto per fare un esempio, aumenti maggiori per le abitazioni più piccole e per nuclei familiari con più di due componenti’. Un aumento, comunque, ci sarà. Ed è valutabile tra il 9 e il 10% in più di quanto pagato con la Tarsu dello scorso anno. ‘Nonostante gli obblighi di legge e del Piano di rientro ‘ ha detto Girlando ‘ siamo riusciti a contenere entro un limite accettabile l’aumento, considerato che per alcune categorie come quelle di cui abbiamo parlato prima, l’aumento sarebbe stato molto superiore’. Una volta approvata la delibera sul Regolamento della Tares, sarà portata all’esame del Consiglio un’altra delibera relativa all’incremento tariffario per l’anno 2013.