Foto allegate:
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Sandali da pellegrino e all’occhiello un papavero rosso, in segno di memoria per i caduti in guerra. Così sono giunti alle Ciminiere i 200 canadesi che hanno preso parte all’Operation Husky 2013. Partiti da Pachino una ventina di giorni fa, hanno marciato sotto il sole cocente facendo tappa nei luoghi in cui furono combattute le battaglie di 70 anni fa. Dopo la visita al Cimitero dei Canadesi di Agira (i caduti furono 562), le Ciminiere sono state l’ultima tappa del viaggio; e, per mantenere viva la memoria dei loro connazionali – hanno ceduto al Museo dello Sbarco una collezione di ‘militaria’. Si tratta della più corposa donazione sinora fatta al Museo, che colma un vuoto di documentazione: 4 divise, una cornamusa e una miriade di piccoli oggetti di equipaggiamento, usati dalle forze armate canadesi nel 1943. La presentazione della collezione canadese – che è contenuta in una apposita vetrina al secondo piano del Museo – è stata contrassegnata da una solenne cerimonia, che ha rappresentato anche il culmine dell’Operation Husky 2013. Presenti autorità canadesi e italiane. In rappresentanza della Provincia sono intervenuti il capo di gabinetto Ettore De Salvo (che ha sottolineato la valenza culturale del Museo dello Sbarco, una sorta di ponte tra generazioni e popoli) e il segretario/direttore Francesca Ganci (applaudita per aver definito i canadesi ‘popolo speciale’ come elogio per la loro massiccia partecipazione all’Operation Husky 2013).Il ministro degli Affari dei Veterani del Canada, Julian Fantino, che è nato in Italia, ha apprezzato l’allestimento del Museo dello Sbarco. In rappresentanza dell’ambasciatore Fox è intervenuto l’Addetto militare del Canada colonnello Tony Battista. Assai orgogliosi della collezione storica donata, i generali del Royal Canadian Army Jonathan Vance e James Ferron ed un reduce della Campagna di Sicilia, che conta ben 91 anni. Pieno di medaglia appuntate al petto il generale in pensione che ha collezionato gli oggetti, Michael Maisonnneuve. Il colonnello John Newman e il dott. Stephan Gregory, che hanno organizzato la manifestazione, sorridenti per la buona riuscita della Operation Hushy 2013, che è stata finanziata da privati benefattori e messa in atto da un piccolo esercito di volontari. Straordinariamente competente sugli aspetti significativi della storia canadese e italiana il professore Gianni Blasi, che ha accompagnato il gruppo, composto da militari e moltissimi civili. Tutti costoro- dopo aver sottolineato l’adesione del governo canadese alla commemorazione dello Sbarco- hanno reso omaggio ai militari connazionali che 70 anni fa, combattendo in Sicilia, ‘ ci rendono oggi orgogliosi ‘ hanno detto – di esser canadesi e di proseguire i valori della democrazia’.
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