di redazione
La Provincia di Catania rende noto che Foto allegate:
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Storie di degrado. Storie di sfruttamento. Si svolgono giornalmente sulle strade tra l’indifferenza di alcuni e la tolleranza di altri. Gli attori sono quasi sempre stranieri con handicap, donne e bambini. Sfruttano la sensibilità della gente per ricavare un gruzzolo da consegnare ai loro aguzzini. Tra i semafori delle città, dove le auto sono costrette a fermarsi, si consumano giornalmente soprusi tra gruppi di etnie diverse che si assicurano così il controllo del territorio. Per contrastare questo fenomeno il consigliere capogruppo del Pdl alla Provincia, Gianluca Cannavò, ha presentato un esposto alla stazione dei Carabinieri di Acireale e ne ha illustrato i contenuti nel corso di una conferenza stampa convocata al centro direzionale Nuovaluce. ‘Ho assistito nel pomeriggio di mercoledì 4 luglio a un grave episodio di violenza al semaforo posizionato ad Acireale tra viale Cristoforo Colombo e via Loreto ‘ ha precisato il consigliere Cannavò ‘ e insieme ad altri automobilisti sono rimasto allibito per l’aggressività riversata su due extracomunitari che chiedevano l’elemosina. Il ‘commando’ formato da un gruppo di 5 o 6 persone è sceso repentinamente da un furgone e con una ferocia inaudita ha aggredito violentemente i due malcapitati. Credo sia stata un’azione inibitoria finalizzata al controllo del territorio da parte di gruppi presumibilmente collegati alla malavita organizzata. Insieme ai colleghi consiglieri attiveremo tutti i canali possibili affinché le Istituzioni preposte possano attivare i giusti sistemi per evitare il perpetuarsi di tali episodi’. Alla conferenza stampa hanno partecipato i consiglieri provinciali: Edmondo Pappalardo, Francesco Cardillo, Francesco Laudani e Antonello Sinatra. Quest’ultimo ha rilevato i metodi di persuasione adottati dai questuanti specializzati in comportamenti che stimolano la sfera della compassione attraverso il canale psicologico. Tra i presenti anche il consigliere del Comune di Acireale, Francesco D’ambra e l’assessore provinciale Salvo Licciardello che ha sostenuto la necessità di non abbassare la guardia verso questo fenomeno dilagante. Il consigliere Cannavò, che ha informato dei fatti anche il prefetto di Catania, Francesca Cannizzo, aveva già denunciato nella seduta consiliare del 28 giugno – fase dell’attività ispettiva – l’esistenza di associazioni malavitose che sfruttano i diversamente abili a fini di lucro nel territorio di tutta la provincia.
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