Catania: bilancio di un inizio confortante

 

Dopo la vittoria al cardiopalmo sul Genoa domenica scorsa  e la “pioggia” di emozioni e di gol che i giocatori del Catania hanno regalato ai propri tifosi, il campionato di Serie A questa settimana osserva un turno di riposo per la Nazionale, impegnata nelle gare di qualificazioni ai Mondiali di calcio 2014.

di Daniele Urzi

Dopo la vittoria al cardiopalmo sul Genoa domenica scorsa  e la “pioggia” di emozioni e di gol che i giocatori del Catania hanno regalato ai propri tifosi, il campionato di Serie A questa settimana osserva un turno di riposo per la Nazionale, impegnata nelle gare di qualificazioni ai Mondiali di calcio 2014. Quattro punti in classifica , come l’anno scorso,  dopo due giornate abbastanza difficili ma non proibitive, visto il gioco che la squadra di Maran ha messo in mostra; tra l’altro con il rammarico di non aver portato a casa anche la vittoria a Roma. Proprio all’Olimpico il Catania ha dimostrato che con questo impianto di gioco può giocare bene con qualsiasi squadra che punta ad obiettivi importanti. La partita casalinga contro il Genoa ha evidenziato quanto importante sia stato aver mantenuto il gruppo portante dell’anno scorso e l’inserimento di qualche innesto non frutto del caso(Castro).Perchè il gruppo è stato importante domenica? Perché non ha mollato mai, anche nei momenti peggiori, quando dopo il gol del Genoa, non si riusciva più a fare quello che si voleva. Condizione psicofisica eccellente, tenuta mentale positiva, il gol di Lodi su punzione, dopo lo schiaffo di Jankovic sul finale di partita, ne è testimonianza diretta. Finalmente prima doppietta italiana per Gonzalo Bergessio, rete n.14 in maglia rosso azzurra, e forte schiaffo alle critiche che lo hanno reso protagonista di questo inizio di stagione. Positivo l’asse Lodi-Almiron, doppia fantasia in un centrocampo  ricco di talento e concretezza e di valide alternative sugli interni con Biagianti, Izco e Sciacca, in attesa della ripresa fisica di Salifu. E se Gomez e Barrientos mettono la loro tecnica pregevolissima al servizio della squadra non sarà difficile migliorarsi.

Difesa ballerina

4 gol in due partite? Si è vero, non è il massimo, ma è anche vero che all’inizio del campionato è normale concedere qualcosa all’avversario, soprattutto se i gol arrivano nel finale di partita quando le condizioni psicofisiche sono arrivate quasi al limite. Ancora non ha esordito Spolli quest’anno, viste le sue precarie condizioni fisiche, ma con il suo ritorno la situazione dovrebbe migliorare. Bellusci soffre di momenti di appannamento ma la sua classe non si discute. Ottimo Legrottaglie, che con la sua calma olimpionica, è il valore aggiunto di questa difesa. Ritrovato Andujar che  su questi 4 gol subiti dal Catania, ha pochissime responsabilità e uno dei migliori domenica dopo aver salvato almeno in tre occasioni il risultato.

 Quali i meriti di Maran fino ad ora?

Sicuramente l’aver mantenuto gli schemi di Montella. Non è facile portare avanti le idee di un allenatore che ha fatto bene prima di te. Negli anni passati a Catania questo non è mai successo; cioè la continuità del progetto tattico c’è sempre stata ( il 4-3-3) ma gli allenatori non lo hanno mai interpretato nella stessa maniera. Tra i tanti riferimenti posso citare Baldini e Giampaolo, difensivi e poco propositivi. Un altro merito importante da attribuire a Maran, è la gestione dei cambi in corso di partita. La trovata di Castro al posto di Almiron non può che rendere gloria e merito al tecnico rossazzurro, scelta che ha cambiato positivamente la storia della partita e l’inizio di una grande rimonta.

Scelte di mercato giuste?

La società si è dimostrata coerente nel confermare un gruppo che l’anno scorso ha migliorato il record di punti in Serie A, adesso a quota 48,  e operando nel mercato in maniera intelligente comprando giocatori dall’ottimo potenziale( Frison, Rolin e Castro). La società punterà su Morimoto come alternativa a Bergessio, dopo aver ceduto Antenucci allo Spezia. Cessione a titolo temporaneo di Cristian Llama alla Fiorentina. Voluto fortemente da Montella, evidentemente Maran non lo vedeva bene nei tatticismi della squadra e si è pensato bene di fargli fare una esperienza diversa sempre nella massima serie.