di Daniele Urzi
Il Catania inizia bene la partita che si fa pericolosa al 6’ con Barrientos che serve un delizioso assist per Almiron che spara fuori incredibilmente davanti ad Handanovic. L’Inter comincia a macinare gioco e alla prima azione pericolosa al 27’ va in rete quando Cambiasso lancia per Cassano in area di rigore che beffa Andujar, complice un salto a vuoto di Alvarez. Il Catania prova a rispondere con un bel tiro di Marchese da fuori area che trova preparato Handanovic; al 44’ etnei sempre pericolosi con Marchese che crossa al centro per l’accorrente Izco che si avvita e mette di poco fuori sfiorando il palo alla destra di Handanovic. Nel secondo tempo entra Castro per Izco per cercare delle sortite più pericolose in fase offensiva. Al 69’ Barrientos prova un tiro dal vertice dell’area di rigore e ne esce fuori un cross involontario per Almiron che non arriva di testa. Al 73’ contropiede dell’Inter e salvataggio della linea difensiva del Catania complice un ottimo recupero di Spolli. Al 74’ clamoroso rigore negato a Gomez atterrato in area di rigore da Juan Jesus. Il Catania cerca di recuperare il match ma l’Inter fa male in contropiede e al 77’ Milito timbra il palo su cross di Cambiasso. Al 84’ sempre Milito sforna un bell’assist a Palacio che controlla con il petto e sigla la rete del due a zero con un gran sinistro sul primo palo che sancisce la fine della partita.
Un Catania più concreto rispetto alle recenti prestazioni in trasferta. Bello l’approccio iniziale, caratterizzato da un buon possesso palla e buone verticalizzazioni. Peccato che nonostante proprio Alvarez aveva dichiarato in conferenza qualche giorno fa che non si doveva temere nessuno e che nessuno è infermabile, compreso Cassano, proprio Cassano sigla una rete di testa senza nemmeno elevarsi, superando in corsa Alvarez. Onestamente un gol così si poteva evitare. L’Inter si limita a creare problemi attendendo la manovra del Catania e colpendo esclusivamente in contropiede. Analizzando i due gol presi dal Catania ci si accorge come la linea difensiva soffra troppo i passaggi alti filtranti. Il cambio di Castro nel secondo tempo non ha cambiato le sorti della partita. Dal punto di vista del gioco, per l’Inter non è stato difficile trovare la via della rete; il Catania ha provato a fare la partita ma certe volte ciò si rivela inutile, poiché bastavano degli errori in fase offensiva per far sì che l’Inter ripartiva in avanti creando non pochi problemi alla retroguardia rossazzurra. Rimane il rammarico del rigore netto negato a Gomez dall’arbitro Russo che si trovava un pò lontano dall’azione di gioco; questo episodio poteva sicuramente regalare un finale diverso. Adesso arriva la Juventus a Catania, sperando che il Catania regali una giornata di gioia al pubblico di casa.
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