Catania-Atalanta 2-1: terza vittoria consecutiva, in A è record eguagliato

Da Pellegrino a Pellegrino – Dodici punti in sei partite: la media punti (la migliore di tutti i tempi per un allenatore del Catania in Serie A) rispecchia la bontà del lavoro svolto dal gruppo agli o…

Da Pellegrino a Pellegrino – Dodici punti in sei partite: la media punti (la migliore di tutti i tempi per un allenatore del Catania in Serie A) rispecchia la bontà del lavoro svolto dal gruppo agli ordini di Maurizio Pellegrino nella fase finale della stagione. I rossazzurri concludono al terzultimo posto a quota 32, retrocedendo a testa alta ed eguagliando il record di tre vittorie consecutive nell’Olimpo del calcio italiano, già stabilito nel 1960/61 e confermato nel 2010/11 e nel 2012/13. Un lavoro apprezzato dalla società: l’Amministratore Delegato Pablo Cosentino ha ufficialmente confermato l’allenatore rossazzurro.Clicca qui per rivedere la conferenzaLa gara – Mister Pellegrino deve ridisegnare la squadra soprattutto in difesa, Bellusci è affiancato da Capuano al centro della retroguardia, a destra va Gyomber ed a sinistra c’è Monzon, in mezzo al campo Izco, Rinaudo e Fedato, in avanti Castro, Bergessio e Leto, Frison tra i pali; il modulo è il classico 4-3-3. L’Atalanta di Colantuono invece si schiera con un 4-3-2-1, nel mirino nerazzurro quota 53 punti, sarebbe il record assoluto in serie A per gli orobici. Nel primo tempo partita bloccata, le occasioni da gol sono rare e frutto spesso di azioni occasionali: al 3° prova il destro Denis, facile per Frison, sul fronte opposto lo imita Bergessio col medesimo risultato. Il Catania punta sulle ripartenze, i nerazzurri non hanno interesse ad accelerare le giocate; la partita stenta a decollare. Al 20° Castro stacca di testa su angolo di Monzon, pallone di poco a lato oltre il palo, al 30° da posizione defilata Denis prova ancora il destro senza però impensierire Frison. La ripresa sin dalle prime battute è frizzante, le squadre sembrano più sciolte; le occasioni si susseguono sia da una parte che dall’altra. Al 48° Kone di testa impegna Frison, al 54° al termine di un’azione personale Fedato tenta il sinistro a giro impegnando Sportiello. La sfida adesso è davvero vivace, al 57° due occasioni per Bergessio, prima Sportiello fa buona guardia sulla girata di prima intenzione e successivamente ancora l’attaccante rossazzurro scarica sull’esterno della rete. Al 63° risponde l’Atalanta con Benalouane, che di testa impegna Frison in angolo. Il Catania vuole chiudere in bellezza questo amaro campionato e cerca il gol con più convinzione, al 65° arriva il meritato vantaggio: Lodi, entrato da poco al posto di Leto, chiude un triangolo con Bergessio e di sinistro mira il secondo palo, 1-0 e primo gol su azione con la maglia della squadra dell’Elefante, per il numero 10. Il vantaggio non appaga i rossazzurri che continuano a premere sull’acceleratore: al 69° di testa Fedato coglie il palo, all’80° Bergessio di testa costringe Sportiello ad un prodigioso intervento. Pochi istanti dopo l’Atalanta perviene al pareggio con Kone, che raccoglie un pallone respinto dalla traversa sulla violenta conclusione di Denis, Frison aveva già compiuto il miracolo sfiorando con la punta delle dita: 1-1. I rossazzurri hanno ancora a disposizione qualche minuto per portare a casa la vittoria, Pellegrino inserisce due ragazzi della Primavera, Aveni e Garufi, che si mettono subito in luce per la grande voglia e la vivacità; all’83° Bergessio ha sul destro l’occasione buona ma il destro ad incrociare finisce la sua corsa oltre il secondo palo. All’89° Aveni vola letteralmente sulla fascia sinistra e mette in mezzo un pallone pericoloso, sulla sfera arriva Garufi che non ci pensa un istante a calciare, senza fortuna. A tempo scaduto l’episodio che dona l’ultimo amaro sorriso della stagione: l’arbitro ravvisa un fallo in area atalantina e fischia il calcio di rigore, nonostante Aveni avesse già messo la palle in rete. Grande delusione per l’esordiente ma si deve andare sul dischetto: Bergessio trafigge Sportiello, 2-1. Per Gonzalo, capocannoniere del Catania 2013/14, la decima rete personale vale un record: è l’unico calciatore rossazzurro ad aver concluso in doppia cifra due stagioni in Serie A. FormazioniCatania (4-3-3): Frison, Bellusci, Gyomber, Capuano, Monzon (89° Garufi), Izco, Rinaudo, Fedato (86° Aveni), Castro, Bergessio, Leto (56° Lodi)Atalanta (4-3-2-1):  Sportiello, Raimondi, Benalouane, Bellini, Brivio (46° Caldara), Baselli, Cigarini (65° Olausson), Kone, Brienza (72° Bentancourt), Moralez, Denis.