Presenti i procuratori aggiunti Giuseppe Toscano e Michelangelo Patané. Il sindaco Bianco, ‘Non si pensi che a Catania le regole possono essere violate impunemente, i cittadini hanno compreso’
‘Tollerare certi abusi significherebbe dare la sensazione che in questa città le regole possono essere violate impunemente’.Lo ha detto il sindaco di Catania Enzo Bianco assistendo alla demolizione, in esecuzione di un provvedimento della Procura, di una villetta abusiva edificata a pochi metri dalla battigia nel Villaggio Azzurro, in un’area cioè tra gli ultimi stabilimenti balneari della Plaia e la foce del Simeto. Il procuratore aggiunto della Repubblica Giuseppe Toscano, presente con il collega Michelangelo Patanè e con il sostituto Angelo Brugaletta, ha sottolineato come la situazione della villetta fosse ‘insanabile’ e l’efficacia del progetto di legalità ‘che vede fianco a fianco Magistratura ed Enti locali’. Ha poi ricordato come nei mesi di settembre e ottobre si prevedano dieci nuovi interventi, ‘anche se si dovrebbe trattare prevalentemente di autodemolizioni’. Ossia saranno gli stessi proprietari ad abbattere gli edifici accollandosene i costi. In alternativa sarebbe invece il Comune a far demolire l’immobile caricando poi il costo sul proprietario. ‘Sono molto soddisfatto ‘ ha commentato il Sindaco – perché gli abitanti della zona hanno compreso la necessità di distinguere tra l’illegalità assoluta e ciò che può essere risanato. Abbiamo anche incontrato i rappresentanti del Comitato civico del Villaggio azzurro con i quali discuteremo seriamente del futuro di quest’area ma che ringrazio fin da adesso per la collaborazione, un segno importante di civismo’.Bianco ha anche ringraziato sia la Magistratura ‘per il rigore con cui ha portato a termine i suoi compiti’ , sia l’Ance, l’Associazione nazionale costruttori edili, che ha messo a disposizione a prezzi di costo mezzi e uomini per procedere alla demolizione.Quella abbattuta stamattina era l’ultima villa di una fila edificata direttamente sulla spiaggia negli anni Settanta e Ottanta. La prima di quelle case venne fatta demolire nel 1988 proprio dall’amministrazione Bianco, che dal 1993 e al 1999 fece abbattere complessivamente circa 120 costruzioni abusive. Successivamente, soltanto nel 2006 si riprese con le demolizioni e furono abbattuti sei edifici. La fase di stallo, dovuta alla mancanza di coordinamento tra gli uffici comunali, continuò e nel 2010 la Magistratura, con il procuratore Giovanni Salvi e l’aggiunto Giuseppe Toscano, propose una conferenza di Servizi per dare attuazione alla legge regionale che dispone di procedere subito all’abbattimento delle costruzioni abusive. Si decise dunque di reperire le risorse finanziarie per le demolizioni attraverso mutui con la Cassa depositi e prestiti e di appaltare l’abbattimento delle costruzioni a ditte esterne. Nonostante ciò furono attuate due sole demolizioni, entrambe nel 2012.
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